Elon Musk citato in giudizio dagli investitori di Twitter per manipolazione di mercato a suon di tweet
Il patron di Tesla, Elon Musk ancora sotto i riflettori, questa volta citato in giudizio dagli investitori di Twitter. Questi ultimi sostengono che Musk ha violato le normative corporate del distretto della California in diversi modi.
La proposta di azione collettiva è stata presentata questa settimana presso il tribunale distrettuale della California dall’investitore William Heresniak, che ha affermato di agire “per conto suo e di tutti gli altri in condizioni simili”.
Heresniak sostiene che Musk ha manipolato il mercato abbassando il prezzo di Twitter in borsa nel mentre preparava l’offerta di acquisto da 44 miliardi di dollari.
Accusa di “condotta illecita” in quanto le sue “false dichiarazioni e manipolazione del mercato hanno creato “caos” nella sede di Twitter a San Francisco”.
Le azioni di Twitter sono cadute di circa il 20% rispetto al prezzo di offerta di 54,20 dollari per azione attualmente a 39,52 dollari.
La citazione afferma che Musk ha beneficiato finanziariamente ritardando l’annuncio della sua partecipazione significativa in Twitter e il suo piano per diventare un membro del consiglio di amministrazione della società.
Nel mirino diversi tweet ‘fuorvianti’ di Musk
Inoltre, secondo gli investitori i diversi tweet pubblicati da Musk, peraltro uno degli utenti più seguiti della piattaforma con oltre 95 milioni di follower, in merito di Twitter, erano “fuorvianti”.
Compreso il post in cui Musk ha affermato che la sua offerta d’acquisto di Twitter è in stand by a causa dei suoi dubbi sul numero di account falsi/spam della piattaforma social. La causa sostiene inoltre che Musk era a conoscenza dell’esistenza di profili fake o spam ancora prima dell’offerta d’acquisto.
Il tweet del 13 maggio “costituiva uno sforzo per manipolare il mercato azionario Twitter poiché sapeva degli account falsi”, ha affermato la causa.
Gli analisti, tra i quali anche Dan Ives di Wedbush Securities, famoso “Tesla bull” hanno ipotizzato che Musk cercasse di abbassare il prezzo di Twitter e rilanciare un’offerta più bassa intorno ai 40 dollari per azione rispetto ai 54,20 dollari dell’offerta attuale (per il momento sospesa per le polemiche legate ai fake account).
Intanto parlando a una conferenza con focus sulla tecnologia all’inizio di questo mese, Musk non ha escluso un accordo con prezzo inferiore rispetto alla proposta attuale.
Jack Dorsey esce dal board di Twitter
Uno dei co-fondatori di Twitter, Jack Dorsey, ha lasciato il consiglio di amministrazione, poche settimane dopo aver svolto un ruolo importante nell’affare con Elon Musk.
La partenza era programmata ancora l’anno scorso. Twitter ha inizialmente annunciato a novembre che Dorsey sarebbe uscito dal consiglio alla scadenza del suo mandato durante l’assemblea degli azionisti del 2022 svoltasi mercoledì.
Con questa ultima uscita dal CdA, tutti i fondatori di Twitter hanno interrotto i legami con l’azienda.
Il 25 aprile, il consiglio di amministrazione di Twitter ha approvato all’unanimità la vendita della società a Musk, CEO di Tesla, per 44 miliardi di dollari. Dorsey sembrava approvare personalmente la mossa, twittando che credeva che Musk potesse portare l’azienda in una buona direzione.