Netto trionfo dell’AKP del presidente Recep Tayyip Erdogan alle elezioni politiche turche. Il partito conservatore islamico AKP ha avuto oltre il 49 per cento dei voti (dal 40,9% delle elezioni di giugno) ottenendo 316 seggi dei 550 totali secondo l’agenzia di stampa ufficiale Anadolu. L’Hdp, il partito popolare pro-curdi, ha raggiunto il 10 per cento dei voti (10,5%), necessario per ottenere rappresentanza parlamentare (in totale 59 seggi), con una diminuzione del rischio di un aumento della tensione tra il governo e curdi anche se la prima reazione all’esito delle urne sono state proteste in piazza da parte della minoranza curda con scontri contro la polizia in varie zone del Sud del Paese. I curdi hanno denunciato irregolarità elettorali. Il quotidiano Cumhuriyet ha rimarcato la forte discrepanza fra i dati ufficiali e quelli arrivati dai singoli seggi.
Erdogan ha esultato rimarcando come tale netta vittoria “dimostra come la nazione abbia scelto di proteggere il clima di stabilità e fiducia”.
Balzo del 5% di Borsa e lira turca
Sui mercati la reazione è stata di un balzo di oltre il 5% della Borsa di Istanbul e anche della lira turca, che era stata molto penalizzata negli ultimi mesi dalle forte tensioni politiche. Il cross tra dollaro Usa e lira turca è sceso in area 2,76 con la divisa turca ai massimi dallo scorso luglio.
Lo scorso giugno le elezioni politiche avevano visto l’AKP non raggiungere i voti necessari per avere la maggioranza assoluta in Parlamento dopo 13 anni di incontrastato dominio comportando mesi di instabilità politica, scontri nel Paese e crescente incertezza sui mercati con la lira turca scesa ai minimi storici.