News Notizie Italia Effetto Intesa-UBI trascina Piazza Affari, Bper scende fuori dal coro

Effetto Intesa-UBI trascina Piazza Affari, Bper scende fuori dal coro

Pubblicato 18 Febbraio 2020 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:20
Piazza Affari mantiene le marce alte nonostante il warning di Apple. L'annuncio a sorpresa dell'offerta di Intesa Sanpaolo su UBI mette le ali alle banche e il Ftse Mib segna i nuovi massimi pluriennali a 25.268 punti (+0,59%), in controtendenza rispetto alle altre borse che pagano il warning lanciato da Apple sui suoi risultati relativi al primo trimestre del 2020, a causa dell'impatto del coronavirus. Ieri sera il colosso di Cupertino ha fatto sapere che la ripresa della produzione nelle sue linee di assemblaggio in Cina è stato più lento del previsto e che quindi diventa difficile ora raggiungere il suo obiettivo di fatturato per il trimestre gennaio-marzo. Torna poi sul tavolo la questione dei rapporti commerciali Cina-Usa con l'indiscrezione secondo cui l'amministrazione Trump starebbe pianificando una modifica delle normative statunitensi in modo da bloccare le forniture di componenti al gruppo cinese Huawei.

Spicca oggi l'exploit di UBI (+26% a 4,41 euro). Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio Intesa Sanpaolo offrirà 17 azioni proprie ogni 10 azioni di Ubi. Intesa Sanpaolo prevede sinergie annue ante imposte pari a 730 milioni di euro a regime, 680 milioni entro il 2023 e ulteriori 50 milioni entro il 2024, di cui 510 milioni da costi (pari a circa il 5% dei costi pro-forma 2019 del Gruppo risultante dall’operazione) e, tenendo conto delle dissinergie, 220 milioni da ricavi (pari a circa l’ 1% dei ricavi pro-forma 2019 del Gruppo risultante dall’operazione). L'utile netto del Gruppo risultante dall’operazione è visto superiore a 6 miliardi di euro dal 2022.

Il titolo Intesa Sanpaolo sale di oltre il 3% a 2,61 euro. Tra le altre banche rialzi consistenti per Unicredit (+2%) e soprattutto Banco BPM (+12%). Segno meno invece per Bper (-2%) che nell'ambito dell'operazione Intesa-UBI rileverà 400-500 filiali dell’entità derivante dalla maxi operazione.