Notizie Notizie Mondo Effetto Fauci e mossa People’s Bank of China, rinnovata euforia Borse non fa i conti con cambio scenario che detterà la Fed

Effetto Fauci e mossa People’s Bank of China, rinnovata euforia Borse non fa i conti con cambio scenario che detterà la Fed

7 Dicembre 2021 10:04

L’euforia torna ad avere la meglio sui mercati dopo una settimana sulle montagne russe in virtù dell’incertezza legata al reale impatto della nuova variante Omicron. Wall Street ieri ha visto il Dow Jones guadagnare quasi 650 punti con &P 500 balzato dell′1,1% e tutti gli 11 settori che hanno registrato guadagni. E anche oggi i futures segnalano un possibile avvio in deciso rialzo.

 

Omicron fa meno paura

Un ritorno dell’ottimismo dovuto in primo luogo ai primi dati sulla variante Omicron che tendono a rassicurare gli investitori sul rischio di un ulteriore deterioramento della situazione sanitaria dopo che i funzionari sanitari di Sud Africa e Usa hanno segnalato che i sintomi della nuova variante Covid non appaiono di particolare gravità con tassi di ospedalizzazione non elevati.  Il dottor Anthony Fauci, immunologo e consigliere del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha dichiarato domenica che i dati iniziali sulla variante sono incoraggianti sebbene siano necessarie ulteriori informazioni per comprenderla appieno.

A dare slancio al sentiment positivo contribuisce anche la decisione di ieri della People’s Bank of China di ridurre il coefficiente di riserva obbligatoria di 50 punti base, riducendo la quantità di liquidità che le banche devono tenere in riserva. Una mossa che mira a dare slancio all’economia cinese che ha mostrato segnali di rallentamento negli ultimi trimestri.

Di contro, però, si susseguono le restrizioni per fermare l’avanzata di Omicron – la Francia terrà chiusi i locali notturni per quattro settimane e New York ha chiesto un mandato di vaccino per il settore privato – non mancheranno di impattare sulla crescita nel breve. Goldman Sachs ha tagliato le stime sul PIL USA 2022 da +4,2% a +3,8% indicando che l’effetto Omicron sarà comunque contenuto.

Fed pronta a svolta hawkish per contrastare l’inflazione

Sullo sfondo rimane poi la questione Fed. Come accennato anche da Jerome Powell martedì scorso, la banca centrale Usa potrebbe rimuovere più velocemente le sue massicce politiche di allentamento della pandemia e aumentare i tassi prima del previsto. Sul mercato si punta al raddoppio del ritmo del tapering con una riduzione di 30 miliardi di dollari al mese che potrebbe essere annunciato nella riunione di metà dicembre. E già in questa riunione potrebbero iniziare le discussioni su quando e di quanto alzare i tassi di interesse l’anno prossimo.

Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal la banca centrale Usa potrebbe decidere di alzare i tassi già a primavera 2022.

“Dopo il giro sulle montagne russe dei mercati della scorsa settimana, i trader sono probabilmente a un bivio”, afferma Chris Larkin, ceo del trading presso E-Trade Financial. “Da un lato Omicron potrebbe rappresentare una minaccia minore, ma dall’altro la Fed potrebbe potenzialmente accelerare l’inasprimento, quindi potremmo vedere alcuni cambiamenti nel mercato”.

A Piazza Affari corrono Stellantis e Ferrari

Stamattina netta prevalenza degli acquisti a Piazza Affari. Il Ftse Mib, reduce dall’oltre +2% di inizio ottava, segna +1,46% a quota 26.884 punti.

Sotto i riflettori oggi Stellantis (+1,83% a 16,59 euro) che prevede di generare circa 20 miliardi di euro di ricavi incrementali annuali entro il 2030 guidati dalla spinta della mobilità connessa. “Le nostre strategie di elettrificazione e software supporteranno la trasformazione per diventare un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile, sfruttando la crescita aziendale associata con funzionalità e servizi over-the-air e offrendo la migliore esperienza ai nostri clienti”, ha affermato Carlos Tavares, ceo di Stellantis. Stellantis intende investire oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 per effettuare la sua trasformazione nell’ambito del software e dell’elettrificazione. Oggi, Stellantis vanta 12 milioni di auto connesse “monetizzabili” (ovvero veicoli nei suoi primi cinque anni di vita) a livello globale. Entro il 2026, si prevede una crescita fino a 26 milioni di veicoli e circa 4 miliardi di euro di ricavi. Entro il 2030, si raggiungeranno 34 milioni di veicoli e circa 20 miliardi di euro di ricavi annuali.

Sale anche TIM (+1,2% a 0,4635 euro) reduce dalla seduta negativa della vigilia. Al fine di valutare la manifestazione di interesse non vincolante arrivata alla fine di novembre dal fondo di private equity Usa KKR, il Comitato designato dal CdA ha selezionato gli advisor Goldman Sachs e LionTree per esaminare la proposta.

Tra le banche si conferma la forza di Intesa Sanpaolo (+1,22% a 2,24 euro) reduce dall’oltre +3% di ieri. Bene anche Unicredit (+1,88%) che giovedì presenterà il nuovo business plan. Infine, corrono anche oggi le utility con Enel in prima fila a +1,3%. Tra le big si segnala l’oltre +2% di Ferrari a 235 euro e il +1,53% di ENI.