Effetto addio Mustier: UniCredit non fa prezzo, poi affonda fino a -7%. Mps balza di oltre +4%
La decisione dell'AD di UniCredit Jean-Pierre Mustier di lasciare il timone della banca alla scadenza del suo mandato, ovvero nell'aprile del 2021, penalizza il titolo della banca di Piazza Gae Aulenti.
Sul Ftse Mib UniCredit cede più del 5% a 8,16 euro, dopo aver ceduto quasi il 5% alla vigilia, quando dell'uscita di scena di Mustier si rumoreggiava, senza che ci fosse alcuna conferma.
La conferma è arrivata in serata, con una nota del ceo e della banca stessa. Oggi il titolo UniCredit, in avvio di seduta, non è riuscito a fare prezzo, per poi segnare un tonfo del 7%, a fronte di un indice Ftse Mib poco mosso.
L'adieu di Mustier torna a scatenare le speculazioni, in realtà mai affossate del tutto, su un matrimonio tra UniCredit e Mps che il Mef, maggiore azionista della banca senese con una quota del 68%, sponsorizza da parecchio. Non per niente Mps sale di oltre +4% a quota 1,209 euro.
Sul Ftse Mib UniCredit cede più del 5% a 8,16 euro, dopo aver ceduto quasi il 5% alla vigilia, quando dell'uscita di scena di Mustier si rumoreggiava, senza che ci fosse alcuna conferma.
La conferma è arrivata in serata, con una nota del ceo e della banca stessa. Oggi il titolo UniCredit, in avvio di seduta, non è riuscito a fare prezzo, per poi segnare un tonfo del 7%, a fronte di un indice Ftse Mib poco mosso.
L'adieu di Mustier torna a scatenare le speculazioni, in realtà mai affossate del tutto, su un matrimonio tra UniCredit e Mps che il Mef, maggiore azionista della banca senese con una quota del 68%, sponsorizza da parecchio. Non per niente Mps sale di oltre +4% a quota 1,209 euro.