Editoria: Itedi e L’Espresso verso la fusione, nasce il polo Repubblica-La Stampa
Rivoluzione nell’editoria italiana. FCA ha sottoscritto un memorandum d’intesa che prevede la fusione di Itedi, controllata operante nel settore dell’editoria e dell’informazione (società editrice dei quotidiani La Stampa e Il Secolo XIX), con la società italiana Gruppo Editoriale L’Espresso (la Repubblica). Il memorandum è vincolante per le parti e, subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste, prevede la sottoscrizione degli accordi definitivi entro il 30 giugno 2016. Il perfezionamento della fusione è previsto nel primo trimestre del 2017.
“Fiat Chrysler Automobiles -riporta il comunicato- ha annunciato oggi la volontà di procedere ad un’operazione finalizzata alla creazione del primo gruppo editoriale italiano operante nel settore dell’informazione e, coerentemente con la decisione di concentrare le proprie attività nel settore automobilistico, di distribuire ai propri soci tutte le partecipazioni detenute nel settore editoriale”. “La fusione darà vita al leader italiano nel settore dei quotidiani e periodici, con un forte potenziale a livello di ricavi e di efficienze”.
L’accordo che porterà il nuovo aggregato a controllare il 20% circa del mercato italiano della carta stampata. “Le due società editoriali nel 2015 hanno registrato complessivamente ricavi pari a circa €750 milioni, con la più alta redditività del settore, e non sono gravate da debiti”, riporta la nota diffusa da Espresso-Itedi. “L’operazione consentirebbe di unire la forza di testate storiche autorevoli quali la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e i numerosi giornali locali del Gruppo Espresso, che nel 2015 hanno raggiunto nel loro insieme circa 5,8 milioni di lettori e oltre 2,5 milioni di utenti unici giornalieri sui loro siti d’informazione”.
Sulla base del range di valutazione preliminare, a seguito della fusione FCA deterrà il 16% circa del capitale sociale del nuovo gruppo, mentre il socio di minoranza di FCA nel settore dell’editoria, Ital Press Holding (controllata dalla famiglia Perrone), ne deterrà il 5% circa. CIR resterà azionista di controllo, con una quota di circa il 43% del Gruppo Editoriale L’Espresso. La società risultante dalla fusione resterà quotata alla Borsa Italiana.
Coerentemente con la decisione di concentrarsi nelle attività automobilistiche, e prima di procedere con le operazioni di fusione e distribuzione, “FCA distribuirà ai propri soci l’intera partecipazione detenuta in RCS MediaGroup” (Corriere della Sera).
“Si tratta di un accordo di grande valore industriale per il Gruppo Espresso, che con l’ingresso di due testate autorevoli e radicate come La Stampa e il Secolo XIX si rafforzerebbe ulteriormente, riaffermando il proprio primato nella stampa quotidiana italiana”, ha commentato Monica Mondardini, Amministratore delegato di CIR e de L’Espresso. Si tratta di un’intesa, ha aggiunto il presidente Rodolfo De Benedetti, che permetterà a Cir di restare “l’azionista di controllo di un gruppo più grande, più forte, con una redditività significativa e sempre più autorevole dal punto di vista della governance, dei contenuti e delle testate di proprietà”.