Earning season: Bank of America e Morgan Stanley alla prova della trimestrale

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Stagione degli utili al via e le grandi banche americane si preparano a chiudere il 2024 con la pubblicazione dei risultati del quarto trimestre. Per la data di giovedì 16 gennaio si aggiungono alla lista anche le trimestrali di Bank of America e Morgan Stanley, con attese che segnalano un mix di stabilità e crescita rispetto all’anno precedente. I due titoli hanno cominciato il 2025 con un po’ di incertezza, influenzati come tutto il settore finanziario da dinamiche macroeconomiche in forte evoluzione.
Trimestrali in arrivo chiudono un 2024 con luci e ombre
I risultati e le indicazioni di Bank of America e Morgan Stanley offriranno un importante termometro dello stato di salute del settore bancario statunitense. Entrambi gli istituti si trovano ad affrontare un mix di pressioni a breve termine e opportunità di crescita nel lungo, con la prima scossa dalla “bocciatura” da parte di Warren Buffett e la seconda in una fase correttiva di circa l’8% dai massimi storici tracciati a novembre 2024.
Bank of America, avrà ragione Buffett?
Bank of America alla prova della trimestrale, ad archiviare un 2024 in cui è venuta meno la solida “alleanza” con l’oracolo di Omaha, Warren Buffett. BoA si presenta al test con previsioni che suggeriscono un EPS atteso di $ 0,77 e ricavi pari a $ 25,21 miliardi per il Q4 2024.
Il confronto con il Q4 2023 evidenzia una crescita significativa. L’EPS è atteso in aumento del +113,5%, i ricavi in miglioramento del +14%, a sottolineare la solidità del modello di business di Bank of America. I numeri riflettono tuttavia un lieve calo rispetto al Q3 2024, quando la banca aveva registrato un EPS di $ 0,81 e ricavi di $ 25,49 miliardi, con flessioni rispettivamente del -5,1% e -1,1%.
Il calo trimestrale è attribuibile principalmente alla riduzione delle entrate da attività di trading e prestiti. Tuttavia, il miglioramento su base annua testimonia il successo della banca nel diversificare le sue fonti di reddito, con un contributo rilevante dalla gestione patrimoniale e dai depositi.
Morgan Stanley: una crescita a doppia cifra su base annua
Per Morgan Stanley, il consensus Bloomberg prevede un EPS di $ 1,7 e ricavi per $ 15,06 miliardi nel Q4 2024. Il confronto sui dodici mesi offre una prospettiva nettamente positiva. Rispetto al Q4 2023, infatti, l’EPS atteso segna un incremento del +100%, mentre i ricavi crescono del +16,8%, a conferma della capacità di Morgan Stanley di adattarsi a uno scenario in continua evoluzione. Tuttavia, rispetto al Q3 2024, si prevede un rallentamento del business, con un calo dell’EPS del -9,5% e una flessione dei ricavi del -2,1%, in linea con un andamento in correzione del titolo quotato al NYSE.
Il business della banca è trainato dalla sua divisione wealth management, che continua a registrare un forte afflusso di nuovi asset. Inoltre, il segmento di investment banking mostra segnali di ripresa, nonostante un rallentamento nelle attività di fusione e acquisizione. Gli occhi degli analisti e degli addetti ai lavori saranno quindi principalmente puntati su questi elementi.
Outlook grafico del titolo Bank of America
Bank of America sulle montagne russe, dopo un 2024 chiuso con una performance positiva del 30% circa. Il 2025 si è aperto con un periodo di rinnovata volatilità che ha fatto perdere al titolo, quotato al NYSE, oltre il 6% dai massimi relativi di novembre.
Dal grafico si comprende come la fase di mercato attuale sia caratterizzata da un momento di elevata incertezza che accompagna l’intero settore bancario. Ciò nonostante, Bank of America gode di una trendline (in blu) di lungo periodo ad inclinazione positiva ancora distante dal prezzo attuale, beneficiando perciò di una forza ancora in essere.
L’area volumetrica all’interno della quale è entrato il prezzo coincide con il range compreso nei primi livelli chiave di supporto e resistenza, rispettivamente nelle aree $ 44,20 e $ 47,50. Un’eventuale rottura ribassista potrebbe essere tuttavia sostenuta dal supporto statico (in giallo) in area $ 42,25, il quale corrisponde ad un area presidiata dalle correnti di acquisto.
Sebbene lo scenario di breve periodo non mostri particolari segnali direzionali significativi, l’annuncio dei dati dell’ultimo trimestre 2024 potrebbero generare nuova volatilità e potenziali attacchi ai livelli chiave qualora si manifestassero sorprese rispetto alle attese. Occhio allora alle aree principali e ad eventuali indicazioni anche dal grafico del RSI a 14 periodi, il quale giace pericolosamente all’interno di un’area compresa tra due importanti soglie di supporto e resistenza (in viola) in attesa di capire le mosse del mercato.
Outlook grafico del titolo Morgan Stanley
Morgan Stanley con un titolo al croce via, dopo un 2024 che ha registrato una performance di circa il +35%. La correzione dai massimi storici di novembre, toccando i $ 136,24, ha portato il titolo a testare livelli chiave in attesa della pubblicazione della trimestrale.
Il grafico presenta una condizione contraddittoria tra breve e lungo periodo, quest’ultimo caratterizzato da un trend (in blu) rialzista molto forte, con trendline e prezzo molto distanti tra loro. L’orizzonte a breve invece segnala qualche incertezza e, soprattutto, un attacco ribassista alla prima trendline momentaneamente confermato. Il range $ 121,50-127,50 contiene il movimento orizzontale di consolidamento attuale, che coincide con i livelli di supporto e resistenza dell’area volumetrica del volume profile.
Anche in questo caso la fase di incertezza potrebbe scaturire in un nuovo movimento direzionale a seguito della pubblicazione dei risultati trimestrali nel caso di eventuali soprese. A tal fine, i livelli chiave da tenere monitorati per i due possibili scenari sono il supporto in area $ 116,00, la cui rottura potrebbe portare ad una discesa verso area $ 105,00, e la resistenza in area $ 127,50, che, se violata, proietterebbe verso i massimi storici suggerendo un potenziale nuovo attacco. Eventuali segnali potrebbero giungere anche dal grafico del RSI a 14 periodi, anch’esso compreso all’interno di un range contenuto tra supporto e resistenza statici (in viola). Un’eventuale rottura, rialzista o ribassista, potrebbe anticipare il prossimo movimento; gli addetti ai lavori osservano interessati.