Draghi su caro-bolletta: ‘sostegno a imprese e famiglie oltre quello già deciso, produttori energia con profitti fantastici partecipino’
"Il sostegno a famiglie e imprese ci sarà anche oltre quello che è stato già deciso". Così il presidente del Consiglio Mario Draghi in risposta a una domanda nel corso della conferenza stampa di fine anno, relativa al problema del caro bolletta e del global energy crunch.
Da segnalare, come ha riportato Gabriel Debach, market analyst di eToro, che il prezzo del gas europeo ha testato un "nuovo record storico,con il TTF olandese che viaggia su nuovi massimi storici sopra i 180€ per MWh (+808,42% da inizio anno)", a fronte, "nel Regno Unito", dell'NBP, "che è balzato sopra i 451 pence per therm (+736,21% da inizio anno)".
Draghi ha sottolineato che "anche a seguito dei recenti aumenti del prezzo del gas, la situazione è veramente urgente", tanto da richiedere "un'azione senza aspettare il prossimo Consiglio europeo".
"Il motivo di disaccordo al Consiglio europeo - ha puntualizzato il premier - era l'accettazione da parte dei paesi dell'Est dell'Its system, mentre sul fatto di dover procedere a una rapida risposta a questi aumenti non c'è nessun disaccordo. La commissione Ue sta lavorando, ma noi dobbiamo lavorare a livello nazionale".
E ancora, Draghi ha ricordato che "i grandi produttori o venditori di energia stanno facendo profitti fantastici, l'idroelettrico ha un costo che non è quello del gas ma viene venduto al prezzo del gas".
Dunque, sarà necessario "chiamare i grandi produttori a partecipare a questo sostegno al resto dell'economia, anche loro devono aiutare imprese e famiglie".
Da segnalare, come ha riportato Gabriel Debach, market analyst di eToro, che il prezzo del gas europeo ha testato un "nuovo record storico,con il TTF olandese che viaggia su nuovi massimi storici sopra i 180€ per MWh (+808,42% da inizio anno)", a fronte, "nel Regno Unito", dell'NBP, "che è balzato sopra i 451 pence per therm (+736,21% da inizio anno)".
Draghi ha sottolineato che "anche a seguito dei recenti aumenti del prezzo del gas, la situazione è veramente urgente", tanto da richiedere "un'azione senza aspettare il prossimo Consiglio europeo".
"Il motivo di disaccordo al Consiglio europeo - ha puntualizzato il premier - era l'accettazione da parte dei paesi dell'Est dell'Its system, mentre sul fatto di dover procedere a una rapida risposta a questi aumenti non c'è nessun disaccordo. La commissione Ue sta lavorando, ma noi dobbiamo lavorare a livello nazionale".
E ancora, Draghi ha ricordato che "i grandi produttori o venditori di energia stanno facendo profitti fantastici, l'idroelettrico ha un costo che non è quello del gas ma viene venduto al prezzo del gas".
Dunque, sarà necessario "chiamare i grandi produttori a partecipare a questo sostegno al resto dell'economia, anche loro devono aiutare imprese e famiglie".