Notizie Notizie Mondo Draghi: “Forze nell’economia globale cospirano nel tenere bassa l’inflazione”

Draghi: “Forze nell’economia globale cospirano nel tenere bassa l’inflazione”

4 Febbraio 2016 11:45
Il governatore della Banca centrale europea Mario Draghi, in un discorso tenuto alla conferenza Suerf organizzata da Bundesbank, ha puntato il dito contro le forze dell’economia globale che cospirano nel tenere bassa l’inflazione e ha difeso il ruolo delle Banche centrali nel perseguire il mandato della stabilità dei prezzi.
Mario Draghi non è diventato un complottista. Non è entrato a far parte della nutrita schiera di individui che vedono la mano di una non precisata Spectre dietro qualsiasi accadimento economico, sociale, geopolitico mondiale. Anche se la frase, pronunciata dal governatore della Bce nel corso della conferenza Suerf organizzata da Bundesbank, potrebbe farlo pensare. “Ci sono forze nell’economia globale che cospirano nel tenere l’inflazione bassa” ha detto Draghi che ha proseguito: “Queste forze potrebbero rallentare il ritorno dei prezzi al consumo verso il nostro obiettivo (la soglia del 2% ndr). Ma non c’è ragione per cui queste forze debbano condurre a un’inflazione permanentemente più bassa“. 
È solo la parte finale del discorso nel quale il governatore ha difeso il ruolo delle Banche centrali nel perseguire la stabilità dei prezzi, messa oggi in pericolo dalla caduta dei prezzi del petrolio e delle materie prime, dall’invecchiamento della popolazione, dalla globalizzazione. “Stanno combattendo (le banche centrali) un’inutile battaglia contro forze al di là del loro controllo?” si è chiesto Draghi. La risposta è no, la battaglia non è inutile. “Quello che importa è che le Banche centrali agiscano all’interno del loro mandato per perseguirlo. Nell’area euro l’azione della Bce potrebbe creare sfide differenti che in altre giurisdizioni. Sfide che possono essere mitigate ma che non giustificano l’inazione“. 
Parole che assumono un significato maggiore in quanto pronunciate a Francoforte, nella sede della Bundesbank, a casa del falco Jens Weidmann che solo qualche giorno fa in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung ha invitato la Bce a non andare troppo in là con il programma di Quantitative easing per non sconfinare nel campo dell’acquisto diretto di titoli di Stato dei Paesi emittenti. Un avvertimento che potrebbe essere superato dagli eventi. La Bce, infatti, promette nuovi interventi nel Bollettino economico pubblicato oggi: “I tassi di interesse potrebbero rimanere ai bassi livelli attuali o a livelli inferiori ancora per un periodo di tempo prolungato”. 

QUI il discorso pronunciato da Mario Draghi alla Bundesbank di Francoforte