Draghi: Europa non è in recessione, ma ripresa è a rischio. Servono investimenti e riforme

Il vero nemico è la disoccupazione
A rendere problematica la situazione del Vecchio continente, ha rimarcato Draghi, è la disoccupazione definita il “peggior nemico dell’Eurozona”. per contrastarla la ricetta proposta è di maggiori investimenti, privati ma anche pubblici.
Per rilanciare la crescita e sostenere le imprese non è sufficiente agevolare il credito alle imprese. Il governatore della Bce ha sottolineato che per aiutare i giovani imprenditori servono riforme strutturali, in particolare meno tasse e meno burocrazia. “Possiamo garantire tutto il credito possibile – ha detto Draghi a radio Europe 1 – ma se in alcuni Paesi un giovane imprenditore deve aspettare mesi prima di ottenere permessi e autorizzazioni per aprire un nuovo negozio” e dopo tale attesa deve far fronte a un “sovraccaricato di tasse”.
Il 2 ottobre prossimo meeting Bce
Settimana prossima, il 2 ottobre, è in agenda a Napoli il prossimo meeting della Bce con il mercato che attende eventuali dettagli su possibili nuove misure straordinarie da parte della Bce dopo il nuovo taglio dei tassi deciso a inizio settembre. “Riteniamo che lo staff di esperti della BCE stia perfezionando un programma di Quantitative/Credit Easing massiccio in modo da ridare slancio all’Eurozona. Valutiamo che il piano (ultima arma ma anche la più potente dell’arsenale di Francoforte) sarà lanciato solamente nel 2015″, rimarca Filippo A. Diodovich, market strategist di IG.