Notizie Notizie Mondo Dividend aristocrats e dividend king: ecco cosa c’è da sapere. I titoli da monitorare nel 2024

Dividend aristocrats e dividend king: ecco cosa c’è da sapere. I titoli da monitorare nel 2024

9 Gennaio 2024 11:01

Quando si parla di investimenti ci sono alcuni titoli societari che nel corso degli anni hanno saputo catturare l’attenzione degli investitori che ad investimenti più speculativi prediligono la ricerca costante stabilità e flussi di cassa affidabili. Ci riferiamo in particolar modo a due categorie di titoli azionari: i dividend aristocrats e dividend king.

Un tema tornato in primo piano dopo la pubblicazione dei conti di Walgreens Boots Alliance che ha deciso di tagliare il suo dividendo trimestrale. “Walgreens Boots Alliance è stata a lungo considerata uno dei migliori titoli a dividendo di Wall Street, grazie alla sua crescita affidabile dei dividendi, avendo aumentato il payout annuale per 47 anni consecutivi.

A seguito di questa decisione, Walgreens rischia di perdere il suo status tra i Dividend Aristocrats, un indice di titoli dello S&P 500 che hanno incrementato i dividendi ogni anno per almeno 25 anni, e potrebbe non riuscire più ad accedere alla categoria dei Dividend King, riservata ai titoli che hanno aumentato i dividendi per almeno 50 anni consecutivi”, sottolinea Gabriel Debach, market analyst di eToro.

Ma quali sono le caratteristiche e le società che fanno parte del dividend aristocrats e del dividend king? E cosda attendersi per il 2024?

I titoli dividend aristocrats

Quando si parla di “dividend aristocrats” il riferimento è alle aziende quotate in Borsa che hanno aumentato il loro dividendo per almeno 25 anni consecutivi, dimostrando così di essere in grado di generare un reddito sufficiente per supportare il costante aumento della distribuzione dei propri utili, anche in periodi di recessione.

Proprio per questo motivo le società che vantano questa caratteristica sono generalmente considerate un’opzione relativamente sicura per gli investitori che cercano investimenti in grado di offrire una fonte di reddito passivo.

Indice S&P 500 Dividend Aristocrats

I titoli azionari che fanno parte dei dividend aristocrats sono monitorati dagli investitori grazie agli indici e un benchmark in tal senso è rappresentato dall’indice S&P 500 Dividend Aristocrats. Si tratta di un’indice lanciato nel 2005, costruito appositamente da Standard and Poor’s per misurare e raggruppare le performance delle società a larga capitalizzazione che negli ultimi 25 anni non solo hanno pagato costantemente un dividendo agli azionisti, ma sono riuscite anche ad aumentare di anno in anno l’entità di questi dividendi.

Nel dettaglio, l’indice Dividend Aristocrats è composto da titoli che hanno una capitalizzazione di mercato di almeno 3 miliardi di dollari e con un volume di scambi medio giornaliero di almeno 5 milioni di dollari. Inoltre, questo indice si caratterizza per essere equal weight e quindi ogni società che viene inserita all’interno dell’indice S&P 500 Dividend Aristocrats ha lo stesso peso delle altre.

Inoltre, l’indice di S&P viene ribilanciato trimestralmente (nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre) e quindi se non viene rispettata la caratteristica della costante crescita dei dividendi, S&P rimuoverà la società dall’indice a favore di altre che al contrario sono riuscite ad aumentarli.

Ad oggi il Dividend Aristocrats index di S&P conta 67 componenti.

Andamento comparato tra l’indice S&P 500 Dividend Aristocrats e l’indice S&P 500 Total Return. Fonte S&P Global Ratings

Come vediamo, tra i componenti dell’indice S&P 500 Dividend Aristocrats, troviamo società che appartengono a industri e settori diversi, anche se i settori prevalenti sono quello industriale o beni di consumo, seguito dal settore dei materiali, finanza e sanità. Alcuni titoli contenuti fanno parte di questo indice dalla sua nascita mentre altri come Nordson Corp, CH Robinson Worldwide Inc e JM Smucker Co sono state aggiunte solorecentemente.

Ecco la lista dei primi 10 titoli che fanno parte dei dividend aristocrats, ordinati sulla base dei dividend yield più alti:

Società Dividend yield (2024)
Leggett and Platt Inc  7,20%
AT&T 6,40%
3M CO 5,50%
Realty Income Corp 5,40%
AMCOR PLC 5,10%
T ROWE PRICE GROUP INC 4,60%
Federal Realty Investment Trust 4,30%
Franklin Resources Inc 4,30%
IBM 4,20%
Walgreens Boots Alliance 4,00%
Chevron 4,00%

Fonte: sito Nasdaq.com

Ricordiamo che il dividend yield è una misura del reddito che un titolo paga ai suoi azionisti sotto forma di dividendo ed è calcolato tramite la divisione del dividendo per azione per il prezzo di mercato dell’azione stessa. Per la sua formula di calcolo, un dividend yield più alto indica che il titolo pagherà un dividendo più elevato rispetto al suo prezzo di mercato e per questo motivo è considerato un importante indicatore per gli investitori che cercano un reddito passivo.

I titoli dividend kings

Se già è raro trovare aziende che sono in grado di mantenere alti i rendimenti dei dividendi per 25 anni consecutivi, figuriamoci scovare i dividend king, ovvero i titoli azionari che hanno aumentato consecutivamente i loro dividendi almeno negli ultimi 50 anni. Stiamo parlando quindi di aziende (poche) che godono di un track record di aumento dei dividendi di mezzo secolo, un periodo ancora più lungo e impressionante, motivo per cui sono spesso considerati un’opzione ancora più sicura dei dividend aristocrats, in quanto sono società che dimostrano chiaramente una redditività costante, concentrandosi in particolar modo sulla ricerca della massimizzazione di valore per gli azionisti.

In tal senso, i dividend king sono una sorta di sottoinsieme dei dividend aristocrats, e quindi va da sé che in molti casi, le aziende che sono “Dividend Kings” saranno automaticamente considerate anche “Dividend Aristocrats” a causa della loro lunga storia di dividendi crescenti, ma al contrario non tutti i “Dividend Aristocrats” sono automaticamente inseriti all’interno della prestigiosa lista dei “Dividend Kings”.

Alcuni titoli Dividend King da monitorare per quest’anno, in quanto gli analisti hanno solide prospettive di crescita dei dividendi futuri.

Federal Realty Investment Trust (FRT)

REIT fondato nel 1962, uno dei più antichi al mondo. FRT è stata in grado di aumentare il loro dividendo per 56 anni consecutivi. Ai prezzi attuali, le azioni presentano un rendimento futuro di circa il 4,22%, con i suoi dividendi che sono cresciuti mediamente dell’1,5% annuo negli ultimi cinque anni e le previsioni sono solide anche per i successivi trimestri.

Pepsico (PEP)

Colosso delle bevande analcoliche e degli snack che, come il suo maggiore competitor Coca-Cola (KO), fa parte dei dividend king. Pepsico ha aumentato i dividendi per 51 anni consecutivi, con gli stessi che negli ultimi cinque anni sono cresciuti in media del 6,63% annuo.

Coca-Cola (KO)

Coca cola è riuscita invece ha garantire ai suoi azionisti una crescita dei dividenti per ben 61 anni, con l’entità dei suoi dividendi che in media sono aumentati solo del 3,36% annuo

Target Corporation (TGT)

Target Corporation è il colosso della vendita al dettaglio che è nella lista dei dividend king da 55 anni. Al momento Target vanta un dividend yield del 3,16%, con l’entità dei dividendi staccati che negli ultimi cinque anni sono aumentati mediamente dell’11,6% annuo.

S&P globale (SPGI)

Si tratta di un altro glorioso esempio di dividend king, in quanto è riuscito ad aumentare i pagamenti dei dividendi negli ultimi 50 anni, che sono aumentati in media di quasi il 12,5% annuo.

Sysco (SYY)

Grossista di prodotti alimentari e attrezzature da cucina, Sysco è riuscito nell’impresa di aumentare il proprio dividendo per 55 anni consecutivi, con i suoi dividendi che negli ultimi cinque anni sono aumentati mediamente del 6,58% annuo.

Tennant (TNC)

Tennant ha un rendimento dell’1,22% e il suo dividendo negli ultimi cinque anni è cresciuto in media del 4,81%.

Sono da segnalare anche i grandi classici come Johnson & Johnson, Procter & Gamble, Exxon Mobil e AbbVie, ma anche RPM Internazionale (produttore di rivestimenti e materiali da costruzione) che si è appena guadagnato lo status di “dividend king”.

L’importanza dei dividendi

Come abbiamo visto, i dividend aristocrats e i dividend kings sono due categorie di azioni che vengono considerate come punti di riferimento dagli investitori di lungo termine e un’opzione affidabile anche in contesti macroeconomici o i periodi caratterizzati da incertezza economica.

Ma perché sono monitorate con così attenzione le società che distribuiscono dividendi? il motivo è semplice: i dividendi da sempre giocano un ruolo cruciale nelle strategie di investimento, in quanto oltre ad fornire un flusso di cassa regolare, le aziende con dividendi crescenti indicano una robusta gestione finanziaria e un impegno costante verso la crescita di valore per gli azionisti.

Ecco che tramite i dividend aristocrats e dividend kings, gli investitori possono investire in società che hanno garantito una lunga e costante crescita dei dividendi, società che hanno elevato a un’arte la distribuzione dei dividendi.

Queste categorie di titoli azionari oltre a fornire agli investitori un reddito passivo affidabile, possono anche contribuire a ridurre il rischio di un portafoglio. Tuttavia, bisogna sempre tenere in considerazione che anche questi titoli sono soggetti a rischi ed è quindi necessario fare le proprie ricerche e analisi prima di investirci.

Anche se investire in società che pagano dividendi in crescita da molti anni rappresenta un notevole vantaggio per gli investitori che cercano un reddito stabile, allo stesso tempo stesso bisogna anche considerare che se l’azienda paga una percentuale troppo alta ai suoi azionisti, potrebbe essere interpretato male dagli azionisti che potrebbero pensare che il board della società preferisce non reinvestire nell’azienda.

Una critica che viene spesso rivolta alle società presenti nella lista degli aristocratici dei dividendi è che a volte utilizzano riacquisti di azioni proprie per facilitare l’aumento dei dividendi. Il problema è che un vero aristocratico dei dividendi dovrebbe aumentare i pagamenti agli azionisti di anno in anno e, se la società paga più del dovuto per le sue azioni, potrebbe non agire nel migliore interesse degli azionisti, anche se i dividendi sono in aumento.

E Piazza Affari?

Il 2024 si prospetta un anno interessante in termini di dividendi anche per Piazza Affari, con diversi titoli che si apprestano a distribuire i frutti del loro successo, e non mancano le società con dividend yield elevati.