Didimo Zanetti: Melandri, Ipo per crescita interna
Didimo Zanetti scalda i motori per l’imminente sbarco sul mercato Expandi di Borsa italiana. La società specializzata nella lavorazione di ingranaggi cilindrici e conici a dentatura diritta ed elicoidale approderà a Piazza Affari presumibilmente nel mese di ottobre grazie a una offerta di vendita e di sottoscrizione interamente rivolta agli investitori istituzionali. In particolare, l’offerta consisterà per l’80% in un aumento di capitale sociale e per il 20% in una vendita di azioni. E’ prevista anche una opzione greenshoe, che, se interamente esercitata, porterà il flottante al 35% circa post Ipo. A cedere interamente la propria partecipazione del 5% in Didimo Zanetti è la socia di minoranza, Marina Uguccioni, mentre l’azionista di maggioranza sia attualmente sia post Ipo e greenshoe resta Andrea Zanetti, figlio del fondatore Didimo, che scenderà dall’attuale 95% a quasi il 65%. L’operazione di quotazione è curata da Unipol Merchant in qualità di global coordinator, listing partner e lead manager, mentre lo Studio Lexjus è advisor legale e lo Studio Preti-Righetti Commercialisti Associati di Bologna è advisor finanziario.
Il gruppo di Casalecchio di Reno, come racconta a Finanza.com l’amministratore delegato, Giovanni Melandri, è nato nel 1953 come piccola officina meccanica specializzata nel business degli ingranaggi, business la cui gamma è poi andata ampliandosi sempre più nel corso degli anni grazie anche all’acquisizione, nel 2000, dell’ex Zanetti Augusto, che ha permesso l’ingresso nel mercato delle coppie coniche a dentatura spiroidale. Ed è proprio nel segmento della produzione di coppie coniche spiroidali che il gruppo punta a crescere ulteriormente. “La decisione di quotarci – afferma Melandri – nasce dalla volontà di seguire la strada della crescita per linee interne che passa attraverso lo sviluppo tecnologico con macchinari in grado di aumentare considerevolmente la nostra capacità produttiva”. “La crescita interna – prosegue l’a.d. di Didimo Zanetti – ci offre la possibilità di aumentare la capacità produttiva focalizzandoci sulla fascia alta e sulla produzione di coppie coniche spiroidali, che produciamo già ma nel cui mercato vogliamo consolidarci ulteriormente perché si tratta di prodotti a elevato valore aggiunto e elevata marginalità”. Il focus sulla crescita interna non esclude del tutto la possibilità di procedere ad acquisizioni o simili, che restano comunque una “eventualità per il futuro”.
E se Melandri tiene la bocca cucita sui conti finanziari del 2007, lascia aperta una porta per gli azionisti per quanto riguarda la possibilità di vedersi ricompensati con una bella cedola: “La politica di dividendi non è ancora stata definita ma quando i risultati arriveranno cercheremo di dare la giusta ricompensa anche agli azionisti”. Infine, la società sbarca all’Expandi e per il momento non pensa a spostarsi su un altro segmento del mercato di Borsa. “Un passo alla volta – sostiene Melandri – per ora non possiamo dire che cosa faremo nel lungo termine”.