Notizie Notizie Italia Il decreto salva-Italia. Ecco le misure

Il decreto salva-Italia. Ecco le misure

5 Dicembre 2011 07:45

Con un giorno di anticipo arriva la manovra del nuovo governo Monti. Ieri sera, in una conferenza stampa durata due ore, il presidente del Consiglio ha illustrato agli italiani le misure contro la crisi, o meglio le misure, come le ha battezzate lui, “salva-Italia”. Un pacchetto da 30 miliardi lordi (13 miliardi dal taglio alle spese e 17 miliardi da nuove tasse), in cui si vede il ritorno dell’Ici sulla prima casa, una decisa riforma delle pensioni e la totale deducibilità dell’Irap per le imprese. Ma non solo. Gli interventi sono multipli. Le risorse che verranno raccolte verranno destinate per 10 miliardi alla crescita e per 20 alla correzione dei conti. Il decreto deve essere votato oggi alle Camere.

Casa e fisco
Viene reintrodotta la vecchia Ici con una aliquota del 4 per mille sulla prima casa, mentre sulla seconda casa l’aliquota è stata alzata allo 0,75 per mille. Il valore catastale sul quale verrà calcolata l’imposta verrà rivalutato del 60%. L’Iva salirà di due punti percentuali al 23% a partire dal settembre 2012. Aumento anche sulle accise dei carburanti a cominciare dal primo gennaio 2012. E poi una super tassa per le vetture di lusso e gli scafi sopra i dieci metri. Infine è stato posto un limite alla circolazione del contante. Non si potranno infatti più pagare in contanti cifre superiori ai 1.000 euro, per cercare di combattere l’evasione fiscale.  

Previdenza
Il punto più saliente riguarda della manovra Monti riguarda la previdenza con l’aumento dell’età pensionabile: le donne potranno andare in pensione a 62 anni, mentre gli uomini a 66 anni. con una abolizione delle finestre e incremento dell’anzianità a 41 anni e un mese per le donne e a 42 anni e un mese per gli uomini. Ma non è tutto. Gli assegni rimarranno fermi rispetto all’inflazione con la sola eccezione delle minime. Almeno fino al 2012 e 2013.

Costi della politica
Nel pacchetto dei tagli ai costi della politica il governo Monti ha previsto che nei consigli provinciali non saranno ammessi più di dieci consiglieri, mentre le giunte provinciali sono state abolite. In programma anche la riduzione del numero dei consiglieri regionali. Sforbiciata anche sul numero dei componenti delle Authority, da 50 a 28 membri. Infine, il presidente del Consiglio, anche ministro dell’economia, ha dichiarato che rinuncerà al suo compenso.

Crescita
Le imprese potranno dedurre l’Irap pagato per i dipendenti, mentre sarà ridotta l’Irap alle aziende che assumono donne e giovani. Reintrodotto l’Ice, l’Istituto per il commercio con l’estero, per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese. Infine, più concorrenza con la deregulation degli orari dei negozi e della vendita dei farmaci di fascia C.