Notizie Obbligazioni Decreto Carige: garanzia pubblica su nuovi bond e apertura a ‘soluzione Mps’ (soldi pubblici a banche)

Decreto Carige: garanzia pubblica su nuovi bond e apertura a ‘soluzione Mps’ (soldi pubblici a banche)

8 Gennaio 2019 08:20

Garanzia pubblica sui bond di nuova emissione e apertura a una soluzione alla Mps, dunque a una ricapitalizzazione di Stato, praticamente a una nazionalizzazione: è quanto prevede il decreto approvato ieri dopo la riunione di emergenza del governo sul caso Carige, la banca genovese commissariata dalla Bce la scorsa settimana.

Fonti finanziarie precisano che il ricorso a un eventuale intervento pubblico precauzionale per mettere in sicurezza l’istituto è ‘un’ipotesi residuale e non attuale’ , che si concretizzerebbe soltanto nel caso in cui dovessero insorgere eventi al momento non prevedibili come l’esito dei prossimi stress test“.

Fatto sta che questo governo M5S-Lega ha approvato per Carige le stesse misure a cui sono ricorsi i precedenti esecutivi per mettere in sicurezza altre banche.

In particolare, l’aiuto sotto forma di garanzia pubblica sui bond di nuova emissione è lo stesso accordato due anni fa alle banche venete Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

Se poi la situazione degenerasse al punto di rendere necessario un intervento pubblico precauzionale, il salvagente arriverebbe copiando praticamente il modello deciso per salvare Mps, e facendo entrare praticamente lo Stato nell’azionariato di Carige. Che l’esecutivo fosse propenso ad adottare una soluzione del genere era trapelato nei giorni scorsi, quando erano state ventilate anche altre opzioni, come una vendita di Carige a banche anche francesi.

A tal proposito, il Sole 24 Ore fa notare che “l’intervento pubblico, che rimette mano agli stessi strumenti utilizzati per le crisi bancarie di due anni fa e va in direzione opposta alle parole d’ordine ‘stop ai soldi pubblici alle banche’ portate avanti dal governo fino alla manovra approvata a fine anno, si è fatto largo sui tavoli di una maggioranza recalcitrante soprattutto in area M5S per i crescenti problemi di liquidità dell’istituto genovese. In una china resa ancor più scivolosa dall’ipotesi, circolata sul mercato, di un possibile downgrade da parte di alcune agenzie di rating, tra cui Moody’s e Fitch”.

Così recita il comunicato diramato a seguito della riunione di emergenza dell’esecutivo giallo-verde, nella serata di ieri.

Il decreto approvato prevede la possibilità per Carige “di accedere a forme di sostegno pubblico della liquidità che consistono nella concessione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze della garanzia dello Stato su passività di nuova emissione ovvero su finanziamenti erogati discrezionalmente dalla Banca d’Italia“.

Sull’ipotesi di ricapitalizzazione di Stato, il comunicato prevede che “in considerazione degli esiti del recente esercizio di stress cui la banca è stata sottoposta viene prevista la possibilità per Carige di accedere – attraverso una richiesta specifica – a una ricapitalizzazione pubblica a scopo precauzionale, volta a preservare il rispetto di tutti gli indici di patrimonializzazione anche in scenari ipotetici di particolare severità e altamente improbabili (cosiddetti scenari avversi dello stress test)”.