Notizie Notizie Italia Debole Zew alimenta timori recessivi per Germania. In Italia asta Bot senza sorprese

Debole Zew alimenta timori recessivi per Germania. In Italia asta Bot senza sorprese

13 Novembre 2012 11:16

Proseguono i segnali di debolezza per la Germania. Dopo i campanelli d’allarme di settimana scorsa con la debole produzione industriale e la discesa a settembre di export e import, oggi è stato il turno dello Zew che indica un calo della fiducia degli investitori tedeschi. Crescono quindi i timori di un coinvolgimento della Germania nella spirale recessiva con alcuni analisti che prevedono un marginale segno meno negli ultimi 3 mesi dell’anno. Intanto giovedì è attesa la prima lettura relativa al terzo trimestre dell’anno per la Germania e gli altri Paesi dell’eurozona già invischiati nella ricaduta recessiva.

Per lo Zew primo calo da agosto
A novembre l’indice preparato dall´istituto di ricerca Zew tra 400 analisti ed esperti di finanza si è attestato a -15,7 punti dai -11,5 punti del mese precedente. Primo dietrofront dallo scorso mese di agosto. Il consensus era per un miglioramento a -9,8 punti. L’indice misura la fiducia degli investitori istituzionali tedeschi in relazione alle prospettive per i prossimi sei mesi e va a riflettere la differenza tra la quota di investitori che sono ottimisti e la quota di quelli che sono pessimisti.
“Dalla metà del 2012, le aspettative economiche degli esperti dei mercati finanziari si muovono più o meno lateralmente pur rimanendo in territorio negativo – commenta Wolfgang Franz, presidente dello Zew – con la prevalenza di sviluppi recessivi nei Paesi dell’eurozona che impattano sull’economia tedesca attraverso il commercio estero e la mancanza di fiducia. E’ probabile che questo pesi sulla crescita economica tedesca nel corso dei prossimi sei mesi”.

La reazione del mercato è stata composta con i principali indici azionari che si sono mantenuti in territorio negativo accelerando al ribasso dopo il dato (-0,9% per Cac40 e Dax, –0,77% per il Ftse Mib). Debole l’euro con cross euro/dollaro nei pressi dei minimi a oltre 2 mesi a 1,267.

Italia: assegnati Bot annuali per 6,5 miliardi di euro, rendimenti in calo
Domanda sostenuta con rendimenti in calo nella prima asta italiana di novembre. Il Tesoro ha collocato Bot a 12 mesi per complessivi 6,5 miliardi di euro, ammontare inferiore rispetto agli 8 mld dell’asta di Bot del 10 ottobre (quando il Tesoro collocò anche Bot a 3 mesi per 3 mld). Il minore importo collocato è dettato dalle minori esigenze di cassa a seguito del buon andamento delle ultime aste e del boom del terzo Btp Italia che da solo lo scorso mese ha raccolto 18 mld. I Bot annuali sono stati allocati al rendimento medio dell’1,762% dall’1941% fatto segnare nell’asta di titoli di analoga durata tenuta lo scorso ottobre. Le richieste hanno superato il quantitativo offerto di 1,764 volte, sostanzialmente in linea con il bid-to-cover di ottobre (1,77).
Domani sarà poi il turno dell´asta di Btp triennali per 2,5-3,5 miliardi di euro e di Btp non più in corso di emissione con scadenze 2023 e 2029 per 1-1,5 miliardi di euro.