Debiti italiani: grafici-verità. Ecco perchè spaventano le banche di tutta Europa (soprattutto Francia e Germania)
“Perchè i debiti italiani sono un grande problema per l’Europa”. Inizia così l’articolo pubblicato su Bloomberg, “Why Italy’s Debts Are Europe’s Big Problem”. Tutta questa attenzione nei confronti del debito italiano, che si ravvisa nei trading floor fino ad aleggiare come spettro nelle riunioni dei leader europei che si svolgono a Bruxelles, ha più di una giustificazione, che spesso viene dimenticata.
La mole dei debiti italiani – in tutto, parlando solo di debito pubblico, un ammontare di 1,5 trilioni di euro – non è presente, infatti, ‘solo’ nelle banche italiane.
Certo, la maggior parte di quella zavorra è concentrata nei bilanci delle banche di Roma e Milano, scrive Bloomberg.
Ma diverse sono le banche europee che hanno una esposizione rilevante verso i debiti italiani. In tutto, gli istituti che hanno sede a Francoforte, Parigi, Madrid, e nel resto dell’Europa detengono debiti italiani privati e sovrani per un valore superiore a 425 miliardi di euro.
Il calcolo è stato fatto da Bloomberg, sulla base dei dati dell’EBA (European Banking Authority).
Ora, “sebbene l’economia italiana sia scivolata in recessione nel quarto trimestre dell’anno scorso, per ora i mercati sono calmi. Ma l’impasse sulla manovra dello scorso autunno ha mostrato quanto velocemente il sentiment possa cambiare“, scrivono gli autori dell’articolo, Giovanni Salzano, Demetrios Pogkas e Ben Sills.
Il grafico di cui sopra mette in evidenza un fatto incontrovertibile: le banche più esposte ai debiti italiani, che siano pubblici o privati, sono quelle francesi, con una esposizione di 285,5 miliardi di euro. Tanto potrebbero perdere, nel caso in cui l’Italia non riuscisse più a rimborsare i debiti che Parigi ha sottoscritto.
Bloomberg ricorda a tal proposito come le due principali banche francesi, BNP Paribas e Crédit Agricole, possiedano due divisioni retail in Italia.
Ma anche le banche tedesche non scherzano, con Deutsche Bank che ha un’esposizione totale di 29,6 miliardi.
C’è la belga Dexia, con 23 miliardi circa, le spagnole BBVA, Sabadell, Abanca, e la britannica Barclays.
L’intreccio tra debiti sovrani e banche italiane – il cosiddetto doom looop – viene riesaminato nel dettaglio, anche in questo casa sulla base dei dati che risalgono al giugno del 2018.
Infine, per capire quanti asset tossici ingolfano il bilancio delle banche italiane, Bloomberg presenta i dati che si riferiscono alla presenza degli NPL (non performing loans ovvero crediti deteriorati) nei bilanci dei principali istituti.