Notizie Notizie Italia Dal baule delle meraviglie il mercato rispolvera l’affaire Cnh e Fiat ne approfitta ancora

Dal baule delle meraviglie il mercato rispolvera l’affaire Cnh e Fiat ne approfitta ancora

8 Dicembre 2010 09:30


Il mercato svela la sua anima generosa con Fiat. In una seduta dai volumi sottili, in concomitanza della festa dell’Immacolata, l’onda lunga degli ordini d’acquisto della vigilia continua a premiare il Lingotto, che a Piazza Affari segna un rialzo l’1,57% consolidando sopra quota 14 euro (14,27 euro). Da inizio anno il bottino sotto la Mole è davvero ghiotto: Fiat ha guadagnato ben il 37,41%. Ma anche chi fosse entrato quest’estate non ha sbagliato il colpo: dai minimi di agosto il titolo Fiat ha realizzato un +57,1588%. E l’ascesa sembra non volersi arrestare.


Se ieri erano stati gli analisti di Barclays Capital con il loro overweight su Fiat ad accendere la miccia dell’interesse, oggi ci pensano le dichiarazioni dell’amministratore delegato dell’americana Agco, Martin Richenhagen, a tenere ancora alta la soglia di attenzione. Il colosso americano è interessato a Case New Holland. Lo ha detto a chiare lettere il ceo di Agco nel corso di un’intervista. E il titolo ne approfitta ancora. “E’ difficile capire se Fiat vuole vendere o meno…. Marchionne non sembra ancora pronto a vendere, ma potrebbe cambiare idea”, ha spiegato Richenhagen. “Per questo noi ci portiamo avanti su questi due fronti: quello dell’Antitrust, perché un’eventuale fusione Agco-Cnh andrebbe studiata nei dettagli, e quello finanziario per capire chi potrebbe accompagnarci in una simile operazione”.


Se la prospettiva di un’eventuale operazione di carattere straordinario al Lingotto alletta il mercato, esprimono più cautela gli analisti che hanno però target price generosi. “Di certo la separazione tra Fiat auto e Fiat industrials potrebbe sostenere la voglia di M&A e l’interesse di Agco è un chiaro esempio”, commentano gli esperti di Mediobanca che ribadiscono l’outperform su Fiat fino a 18,7 euro. “L’operazione appare improbabile per le dimensioni relative dei due players e per problematiche antitrust nel settore agricolo”, è l’idea invece degli analisti di Intermonte, che confermano la view positiva sul titolo con un target price a 15 euro.


“L’interesse di Agco – aggiungono – conferma le potenzialità di Fiat Industrial post spin off su possibili opzioni M&A, che potrebbero interessare i trucks di Iveco, su cui insistono rumors di interesse da parte di Daimler”. In realtà Agco non è, infatti, l’unico pretendente alla corte di Marchionne interessato alle sorti di Fiat Industrial. Da questa estate sembra che ci sia un’offerta targata Daimler da 9 miliardi di euro per la neonata Fiat Industrial. Marchionne per chiudere ne vuole però almeno 10,5 e l’operazione, per il momento, è ferma, anche perché essa dovrebbe concludersi di fatto dopo la quotazione in Borsa della società scissa del Lingotto prevista per gennaio 2011.


Se così sarà, al momento storico, ha detto l’ad del Lingotto, ne seguirà un altro e di più lungo effetto: quello di una Fiat che, dopo oltre un secolo, diventerà un’azienda unicamente automobilistica. L’arrivo in Borsa di FI, società che raggruppa CNH, Iveco e alcune attività di FPT, è previsto per il 3 gennaio e sbarcherà direttamente sul Ftse Mib. Della sua cessione si parlerà soltanto dopo questa data. Gli ultimi contatti Fiat Agco secondo la stampa risalgono a dieci giorni fa. E al momento si sarebbero conclusi con un nulla di fatto. A fine settembre erano stati i tedeschi della Daimler a lanciare qualche occhiata a Torino. Non è un mistero che abbiano interesse a diventare più forti sul fronte dei camion e dei trattori e macchine movimento terra. E le due società del Lingotto equipaggiate di buone tecnologie e di sostanziose quote di mercato distribuite nel mondo sono un affaire da tenere in agenda in vista dell’anno nuovo.