Notizie Notizie Italia Il Ftse Mib gioca d’anticipo sull’anno nuovo, già a dicembre le new entry

Il Ftse Mib gioca d’anticipo sull’anno nuovo, già a dicembre le new entry

8 Dicembre 2010 09:07

Si cambia. Da lunedì 20 dicembre il Ftse Mib cambia volto. Ieri sera, il Ftse Italia Joint Executive Group ha svelato i nomi delle tre società che usciranno dal paniere principale di Piazza Affari. E i nomi, ovviamente, fanno rumore: Cir, Geox e Unipol. Si tratta della holding di De Benedetti, del gruppo di calzature fondato nel 1995 da Mario Moretti Polegatto e della compagnia assicurativa bolognese. I titoli di queste tre società, come era prevedibile, viaggiano questa mattina in fondo al listino principale di Piazza Affari: Cir cede l’1,46% a 1,419 euro, Unipol perde l’1,08% a 0,458 euro, Geox lascia sul parterre l’1% a 3,47 euro.


“I titoli stanno pagando l’idea dell’imminente esclusione dal Ftse Mib, che ne avrebbe garantito la copertura da parte di tutti i fondi passivi”, spiega un analista interpellato da Finanza.com. Per le tre società che escono, ci sono già i sostituti disegnati: Diasorin, Enel Green Power e Tod’s. Diasorin sviluppa, produce e commercializza prodotti destinati alla diagnostica clinica; Enel Green Power è la controllata verde di Enel, da poco quotata sui listini di Milano e Madrid; Tod’s è l’azienda di calzature della famiglia Della Valle.


Al contrario di Cir, Geox e Unipol, i prossimi candidati ad entrare sul Ftse Mib festeggiano in Borsa. Disorin guadagna il 5,20% a 31,95 euro, Tod’s avanza dell’1,22% a 83,62 euro, mentre Enel Green Power procede piatta a 1,59 euro. Ma le novità non sono finite qui. Anche la scissione di Fiat in due società a partire da inizio 2011 comporterà ulteriori cambiamenti all’interno del Ftse Mib. La neonata Fiat Industrial, che comprende le attività industriali (Iveco, Cnh e parte di Powertrain) del gruppo torinese, entrerà a far parte dell’indice di riferimento di Piazza Affari al posto di Italcementi, che questa mattina lascia sul parterre lo 0,09% a 5,82 euro. Una modifica che diventerà effettiva dopo la chiusura delle negoziazioni di giovedì 30 dicembre 2010, vale a dire da lunedì 3 gennaio 2011.