News Notizie Italia Da Leonteq il nuovo certificato Phoenix Autocallable su tre indici europei con barriera al 60% e cedole con effetto memoria

Da Leonteq il nuovo certificato Phoenix Autocallable su tre indici europei con barriera al 60% e cedole con effetto memoria

Pubblicato 12 Settembre 2022 Aggiornato 12 Ottobre 2022 16:36

Rimane molto incerta la situazione sui mercati con tutte le principali piazze finanziarie che, dopo il breve rimbalzo estivo, sono tornate sulla via dei ribassi. Gli elementi di criticità sono ormai gli stessi da diversi mesi: la guerra in Ucraina che continua ad aggravare, la crisi energetica e l’inflazione galoppante sia in Europa che negli Stati Uniti.

Nel Vecchio Continente la situazione è problematica in quanto aumentano i timori di una possibile stagflazione con l’indice dei prezzi al consumo che nell’ultima lettura di agosto è risultato ancora in accelerazione al 9,1% e secondo molti analisti i dati potrebbero peggiorare anche nei prossimi mesi. Dato il continuo aumento dell’inflazione, la Banche centrale europea (Bce) è costretta a correre ai ripari alzando nuovamente i tre tassi di riferimento di 75 punti base, portando così il tasso principale all’1,25%. Tuttavia, nonostante le preoccupazioni e l’incertezza geopolitica, è proprio in periodi come questi che bisogna ricordarsi che anche se le azioni (e quindi gli indici) nel breve periodo possono avere brusche oscillazioni, nel medio-lungo periodo l’andamento degli indici è tendenzialmente rialzista. In tal senso, questo potrebbe essere un buon momento per investire anche se come sempre è bene fare le opportune valutazioni dello scenario economico e politico.

Certificato per prendere posizione sui principali indici europei

In questo articolo ci concentreremo sul nuovo certificato Phoenix Autocallable (ISIN CH1201282386) emesso da Leonteq (membro di ACEPI, l’Associazione Italiana Certificati e Prodotti d’investimento) e già disponibile sul segmento EuroTLX di Borsa Italiana. Si tratta di un prodotto con sottostante un paniere di indici azionari formato da Euro Stoxx 50, FTSE MIB e OMX Stockholm 30 Index pensato per affrontare l’imprevedibile congiuntura di mercato. Diversi i punti di forza, che analizzeremo nel seguente articolo. L’elemento fondamentale è la struttura del certificato che permette all’investitore grande flessibilità e resilienza anche in caso di ulteriori fasi di ribasso che potrebbero verificarsi sui mercati sia nel breve che nel medio periodo.

Il nuovo certificato con ISIN CH1201282386 ha un prezzo di emissione di 1.000 euro per strumento, scadenza a tre anni (12 agosto 2025), cedola condizionata trimestrale dell’1,5%, pari ad un massimo annuo del 6%, e barriera profonda al 60%. Quest’ultimo elemento, sommato al fatto che la barriera è europea, quindi con valutazione del valore dei sottostanti ai fini della restituzione del capitale solo a scadenza, ne fa un prodotto pensato per affrontare anche le fasi di debolezza del mercato.

Il funzionamento del Phoenix Autocallable

Ogni trimestre, a partire dal 14 novembre 2022, il certificato pagherà una cedola dell’1,5% (15 euro per strumento) a condizione che il prezzo di chiusura ufficiale di tutti i sottostanti (Euro Stoxx 50, FTSE MIB, OMX Stockholm 30 Index) sia al di sopra del livello di attivazione della cedola (in questo caso uguale al livello barriera, pari al 60% del livello di fixing iniziale). Non solo, la cedola gode anche dell’effetto memoria. Questo significa che una cedola non pagata non è definitivamente perduta ma portata in memoria: nelle successive date di osservazione, qualora si verifichino le condizioni che danno diritto al pagamento, le cedole non pagate in precedenza verrebbero distribuite insieme a quella di pertinenza di detta data di osservazione.

Il prodotto offre agli investitori un altro vantaggio: l’autocallability. In pratica, dopo i primi tre mesi il certificato permette anche il pagamento anticipato del capitale nominale (1.000 euro per strumento) nel caso in cui tutti i sottostanti siano sopra al livello di richiamo anticipato fissato al 100% del livello di fixing iniziale alla prima osservazione e discendente nel tempo (il livello trigger per l’autocall scende del 2% ogni tre mesi a partire dall’osservazione del 13 febbraio 2023 fino al 78% del 12 maggio 2025). Tale sistema viene incontro all’investitore, incrementando le probabilità di restituzione del capitale nominale.

Infine, a scadenza (12 agosto 2025), le possibilità sono due: se l’evento barriera non si verifica, ovvero se il livello di fixing finale di tutti i sottostanti è superiore al rispettivo livello barriera (60% del livello di fixing iniziale), l’investitore riceverà il 100% del valore nominale (1.000 euro a certificato), più la cedola di pertinenza del periodo (ed eventualmente le altre portate in memoria). Se l’evento barriera si verifica, l’investitore riceverà un rimborso uguale al capitale nominale decurtato della performance del sottostante con la peggior performance rispetto al livello di fixing iniziale.

Per tutti i dettagli del certificato Phoenix Autocallable su Euro Stoxx 50, FTSE MIB e OMX Stockholm 30 visita il link.