Notizie Notizie Italia Da BlackRock a Norges Bank, tutti i pesci grossi caduti nella trappola Bio-on

Da BlackRock a Norges Bank, tutti i pesci grossi caduti nella trappola Bio-on

26 Ottobre 2019 14:04

Tanti nomi eccellenti tra cui BlackRock e Norges Banks hanno creduto in Bio-on in questi anni acquistando azioni della società delle bioplastiche, finita adesso nel mirino della magistratura con l’accusa di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato. Il presidente e fondatore Marco Astorri, che è dal 23 ottobre agli arresti domiciliari, aveva ideato un sistema basato su annunci roboanti volti a sostenere il valore del titolo e gonfiando i bilanci iscrivendo in toto i ricavi legati a cessione di licenze e diritti di sfruttamento di tecnologie a società indicate a controllo congiunto (joint venture), ma in realtà controllate.

La società è quotata in Borsa da ottobre 2014 (mercato AIM) con successo tra gli investitori soprattutto negli ultimi tre anni con la capitalizzazione che era arrivata anche oltre il miliardo di euro prima che il ‘sistema Bio-on’ fosse smascherato lo scorso 24 luglio dal fondo speculativo Quintessential che ha portato al crollo del titolo (che da giovedì 24 è sospeso a tempo indeterminato) e ha fatto scattare le indagini della procura di Bologna che ha portato all’accusa di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato.

Continuità aziendale a rischio. Adesso si attende la conclusione delle indagini e risulta in bilico il futuro della società stessa, che ha a libro paga 100 lavoratori. Se l’impianto accusatorio verrà confermato, per il futuro si dovrà valutare se ci sono le condizioni per dare continuità all’attività di Bio-On.  Si affaccia il rischio del fallimento con conseguente apertura di un procedimento per bancarotta; come specifica questa mattina Il Sole 24 Ore,  la posizione finanziaria netta evidenzia un buco nel’ultimo anno: tra il 2017 e il 2018 si è passati da +24,2 milioni di euro a un -22,5 milioni.  Forti poi le perplessità sul bilancio 2018 che comprende operazioni dubbie quale la cessione di licenze per complessivi 16 milioni (di ricavi e crediti) con Aldia spa e Liphe spa.

Le incursioni dei grandi fondi negli ultimi anni

Tra chi ha messo piede nel capitale di Bio-on in questi anni ci sono nomi illustri quali BlackRock, Kairos (Gruppo Julius Baer), Allianz, Norges bank, Azimut, Az fund, Generali con incursioni nel capitale tra metà del 2017 e il 2018. Attestati di fiducia, anche se con quote marginali, dettati anche dell’effetto della normativa PIR che aveva spinto molti investitori a riscoprire il mercato AIM di Piazza Affari.

Norges Bank, stando ai dati Bloomberg riportati nei giorni scorsi da Il Sole 24 Ore, è stata tra i maggiori investitori con 432mila azioni in pancia a fine 2018. Esposizione simile per Julius Baer, che con Kairos ha comprato a inizio 2018 un pacchetto di 547mila azioni, poi ridotto progressivamente e la società rimarca che la quota è stata ulteriormente assottigliata a 248mila. Blackrock nel 2018 aveva raggiunto le 16mila azioni, poi scese verticalmente fino alle 58mila azioni dell’aggiornamento più recente. Generali è invece passata da 94mila azioni nel primo trimestre 2019 a circa 54mila.

Tanti piccoli risparmiatori colti di sorpresa

Lo scandalo Bio-on vede molti piccoli risparmiatori coinvolti e sarebbero circa 10mila i risparmiatori pronti ad attivarsi. L’Adusbef sta formando un gruppo di lavoro che seguirà le cause contro Bio-on e il Codacons ha annunciato che si costituirà costituirsi parte offesa nell’inchiesta penale in cui si contestano false comunicazioni sociali delle società quotate e manipolazione del mercato, e offrirà assistenza legale agli azionisti danneggiati, finalizzata a far ottenere loro il risarcimento dei danni economici subiti. Il Codacons sta studiando inoltre la fattibilità di ulteriori azioni legali a tutela dei lavoratori dell’azienda. L’associazione ha deciso di convocare per il 6 novembre a Bologna una prima assemblea informativa aperta a tutti i possibili danneggiati da questa vicenda, compresi i titolari di azioni della Bio-On che si trovano di fronte ad una situazione inaspettata con il rischio di perdere il valore delle azioni su cui hanno investito i loro risparmi.