Notizie Risparmio La crisi non frena il caro-spiaggia

La crisi non frena il caro-spiaggia

27 Luglio 2009 12:19

Brutte sorprese per i vacanzieri che hanno deciso di trascorrere quest’anno le sospirate ferie al mare, sotto l’ombrellone. La tintarella è, infatti, diventata più salata: sui litorali del Belpaese, volendo prenderla con filosofia, possiamo dire che i prezzi da spiaggia aiutano a diventare neri (ma di rabbia).

Dal sondaggio condotto da Federconsumatori è emerso che neanche in piena crisi gli operatori del turismo hanno deciso di tagliare i prezzi. Al contrario alberghi, ristoranti, bar che si snodano lunga la costa italiana hanno pensato bene di ritoccare al rialzo i loro listini, convinti che probabilmente per far tornare i conti nel bel mezzo della recessione non ci sia nulla di meglio che alzare i prezzi.

Federconsumatori ha confrontato il budget medio necessario a una famiglia composta da quattro persone per andare in ferie e in particolare ha osservato come è variato nel corso degli ultimi tre anni. Risultato: l’associazione che difende gli interessi dei consumatori è arrivata a calcolare un totale generale in crescita da 2.929,00 euro nel 2007 a 3.104 euro nel 2008. E per quest’anno l’indicazione è di una spesa per famiglia ancora più salata: almeno 3.232 euro.

Volendo fare due conti dall’anno scorso ad oggi il rincaro c’è stato e si aggira su un +4,4%. Federconsumatori ha rilevato una sola voce in calo negli ultimi dodici mesi: si tratta della benzina e del gasolio. Si tratta di una magra consolazione perché l’anno scorso quando il petrolio costava quasi 150 dollari al barile, una famiglia spendeva per il carburante 77,50 euro per andare e tornare al mare, oggi ne spende 65 con il petrolio che costa la metà.