Notizie Notizie Italia Crisi: Grillo, il calo dello spread è una barzel-Letta

Crisi: Grillo, il calo dello spread è una barzel-Letta

19 Agosto 2013 09:29

Lo spread è calato, tutti a festeggiare la rinascita economica dell’Italia. Ma, se lo spread misura l’andamento del Paese e tutti, ma proprio tutti, gli indici sono negativi, addirittura peggiorati di molto da due anni a questa parte, da quando fu chiamato Rigor Montis al governo, cosa misura lo spread? Questa è la domanda da porre ai milioni di disoccupati in continua crescita“. Così Beppe Grillo in un post pubblicato sul suo blog dal titolo ‘La barzel-Letta dello spread’.

Il debito pubblico è ormai fuori controllo, decine di migliaia di imprese chiudono o delocalizzano per la burocrazia e la tassazione più alta d’Europa, il Pil è arrivato al record dell’ottavo calo consecutivo. Cosa c’è da festeggiare? E chi festeggia? A far scendere lo spread – scrive il leader del Movimento 5 Stelle – è stato l’aumento del tasso di interesse dei titoli di Stato tedeschi, dei Bund, sul quale è misurato. Più gli interessi sui Bund salgono, più scende lo spread. Tutto qui, il resto sono barzellette di Capitan Findus Letta, il più amato dai ciellini dopo Forminchioni”, conclude Grillo.

Nel frattempo il premier Enrico Letta nel weekend è intervenuto alla prima giornata del Meeting di Rimini. Il primo ministro ha sottolineato come il cambiamento più urgente sia la legge elettorale: “A ottobre la Camera dovrà approvare la riforma per consentire ai cittadini di tornare arbitro”, ha detto Letta, aggiungendo che fondamentali sono anche quelle riforme che consentano un ricambio come quella sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Il premier ha poi posto l’accento sul dimezzamento dello spread e sul miglioramento della congiuntura economica: “Non voglio minimamente che nessuno interrompa questo percorso di speranza che abbiamo cominciato. L’uscita dalla crisi è a portata di mano ma dobbiamo guardare al futuro e non al passato“, ha affermato Letta. E ancora: “Per un nuovo inizio è necessario che si rimetta la finanza al proprio posto, la crisi è nata perchè la finanza è uscita dal proprio ruolo ed è diventata al centro di tutto”.