Crisi greca: Atene obbedisce alla troika, oggi l’Eurogruppo della verità
Dopo lunga attesa e molti rimandi, oggi alle 15.30 dovrebbe finalmente tenersi l’Eurogruppo decisivo per le sorti della Grecia e di tutta l’Europa. In palio, la seconda tranche di aiuti da 130 miliardi di euro – la prima, da 110 miliardi, era stata erogata nel maggio 2010 – che dovrebbe dare al Paese ellenico il respiro necessario a tagliare il proprio rapporto deficit/Pil dall’attuale 160% al 120-125% entro il 2020.
Atene trova l’accordo sui tagli e sugli investimenti privati
Aiuti che sono stati a lungo messi in palio dall’Ue come un premio da guadagnarsi col sudore e con il sangue: i tagli previsti dal governo tecnico di Papademos fino alla scorsa settimana non hanno convinto la “troika”, la commissione composta da esperti dell’Ue, del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea. La condizione per ottenerli era infatti quella di coprire un buco da 600 milioni di euro: 325 milioni di tagli sono rimasti in forse fino a sabato scorso, quando Atene ha finalmente ricevuto l’approvazione della Troika anche su questo aspetto. Sempre sabato, il governo greco avrebbe raggiunto un accordo con gli investitori privati, riguardo la svalutazione dei prestiti concessi dalle banche alla Grecia. Alcuni investitori si sarebbero infatti opposti allo scambio “volontario” tra vecchie obbligazioni greche e titoli di nuova emissione, scambio che implicava una perdita complessiva del valore dell’investimento del 70%. Per questi imprenditori sono state pensate delle clausole che verranno approvate nei prossimi giorni con una legge parlamentare dalle Camere greche.
Oggi l’Eurogruppo, fiducia su una soluzione per la grecia
Il premier ellenico Lucas Papademos si è dunque recato con la coscienza pulita a Bruxelles, dove ha “preso contatti” in vista dell’Eurogruppo di oggi pomeriggio, al quale forse parteciperà anche lui insieme al suo ministro delle finanze Venizelos. “E’ stato fatto tutto quello che ci e’ stato chiesto e la troika l’ha approvato”, ha detto il portavoce del governo di Atene, Pantelis Kapsis. Restano i dubbi sul fatto che l’obbiettivo del 120% del rapporto deficit/pil greco potrebbe non essere totalmente raggiunto entro il termine fissato del 2020, richiedendo quindi ulteriori aiuti tra qualche tempo, ma in Europa c’è fiducia per il raggiungimento dell’accordo definitivo che permetta alla Grecia di restare nell’Ue. Gli spread scendono: il differenziale tra Btp e Bund tedesco stamattina è calato fino a 363 punti base.
Solo le piazze elleniche continuano a protestare.