Crisi: per Draghi la situazione è molto grave. I mercati snobbano le sue parole
A pochi giorni di distanza dal downgrade del debito sovrano di nove Paesi dell’Eurozona da parte di Standard and Poor’s il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, lancia un allarme: “la crisi è molto grave” nella zona euro e più in generale in Europa. Intervenendo a Strasburgo davanti alla commissione economica del Parlamento europeo Draghi, nel ruolo di presidente del Comitato europeo per il rischio sistemico, ha dichiarato che la “situazione è ulteriormente peggiorata” nell’Eurozona e non bisogna prenderla sotto gamba. Parlando agli eurodeputati ha inoltre sottolineato come la situazione sia peggiorata rispetto al mese di ottobre quando l’ex numero uno dell’Eurotower, Jean-Claude Trichet, ha parlato di “crisi sistemica”. Alla luce di questo scenario a tinte fosche Draghi ha esortato i Governi a dare priorità alle politiche volte al rilancio della crescita economica e alla creazione di nuova occupazione.
Una rassicurazione per il fondo salva stati è giunta da Tokyo. Nonostante il declassamento il ministro delle Finanze, Jun Azumi, che ha dichiarato il Giappone continuerà ad acquistare i bond emessi dall’Efsf.
Nonostante le notizie poco rassicuranti arrivate negli ultimi giorni, da ultime le parole di Draghi, i mercati salgono. I guadagni proseguono anche stamattina sulle Borse europee. Segno più per il Cac40 che sale dello 0,9% a 3.253,7 punti e per il Dax che prende l’1% a 6.283,1 punti. Positive anche la Piazza finanziaria di Madrid e Londra che registrano rispettivamente un rialzo dello 0,6% e dello 0,86%.