Notizie Trading e Mercati Crisi di governo e mosse delle ‘mani forti’: occhio a evoluzione posizioni short. Il caso Banco BPM

Crisi di governo e mosse delle ‘mani forti’: occhio a evoluzione posizioni short. Il caso Banco BPM

12 Agosto 2019 11:14

Dopo mesi di braccio di ferro alla fine il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha aperto la crisi di governo che inevitabilmente pesa su Piazza Affari, scivolata pesantemente nella seduta di venerdì 9 agosto. Per capire come si muoverà il mercato nelle prossime settimane uno spunto può essere quello di analizzare il comportamento degli investitori istituzionali, come suggeriscono da Sostrader.it. Gli investitori istituzionali, le Mani Forti, sono spesso dalla parte giusta e riescono ad anticipare i movimenti dei mercati.

 

Nell’immagine seguente la NET SHORT RANK, ossia la classifica dei titoli più venduti allo scoperto.

La cosa che salta subito all’occhio è che i titoli sui quali sono state fatte le maggiori scommesse ribassiste sono proprio quelli che venerdì, all’annuncio dell crisi di governo,. hanno registrato le perdite più rilevanti, così Banco BPM  -9,12%, Maire Tecnimont -3,96%, Ubi Banca -8,42%, Bper Banca -7,00%, Azimut Holding -3,69%, Prysmian -3,42%.

 

Ma oltre a individuare i titoli più venduti allo scoperto, occorre capire la dinamica dei movimenti degli investitori istituzionali. L’esempio preso è quello del titolo Banco BPM. Nel grafico seguente viene descritta l’evoluzione delle PNC, le posizioni nette corte negli ultimi anni.

 

Tracciando della banali trend line è molto evidente come le scommesse ribassiste (dopo essere decresciute da Ottobre a Maggio) hanno iniziato a incrementarsi a partire dal minimo del 13 Maggio dai minimi a 5.03% Da quel momento in poi, gli investitori istituzionali hanno ripreso a shortare a piene mani BPM e le PNC  sono infatti cresciute di quasi il 50% negli ultimi 3 mesi. 

 

Nei prossimi giorni, rimarca Pietro Di Lorenzo, analista e fondatore di Sostrader, sarà estremamente importante seguire le mosse degli investitori istituzionali, verificando se le posizioni ribassiste cresceranno o meno e soprattutto quali titoli verranno presi di mira dalle mani forti e su quali scatteranno eventualmente le ricoperture. “La logica di base è che se ci muoveremo nella stessa direzione dei BIG MONEY, ci metteremo in una condizione di vantaggio!” concludono.