Notizie Notizie Mondo La crisi dei subprime arriva anche in Cina

La crisi dei subprime arriva anche in Cina

24 Agosto 2007 10:14

Le difficoltà dei mutui subprime americani continuano a suscitare timori e le loro ramificazioni appaiono sempre più estese non solo nel Vecchio continente. Ora sono arrivate anche in Cina, Paese che era stato finora appena lambito dalla crisi. La Bank of China, il secondo istituto bancario della Cina, ha infatti ammesso di avere un’esposizione pari a quasi 10 miliardi di dollari a titoli legati ai subprime.


 


La notizia ha lasciato indifferenti gli entusiasti investitori cinesi (due giorni fa l’indice di riferimento della Borsa di Shanghai ha superato per la prima volta la soglia dei 5mila punti) e il titolo Boc ha guadagnato lo 0,7% a Shanghai. Tuttavia la reazione è stata molto diversa a Hong Kong, l’altra Piazza dove il titolo è quotato, dove ha ceduto più del 6 per cento.


 


L’ammontare dell’esposizione è infatti superiore a quanto stimato dagli analisti e porta l’istituto in testa nella graduatoria asiatica dell’esposizione ai subprime. Industrial & Commercial Bank of China, che è invece la più grande banca per capitalizzazione al mondo, aveva reso noto il giorno precedente un’esposizione di 1,2 miliardi.


 


In un documento inviato alle autorità di controllo di Hong Kong, la Bank of China ha reso noto di aver già accantonato oneri per 51 milioni di dollari a copertura della sua esposizione alle Abs (Asset backed securities) legate ai subprime e quasi il doppio per le Cdo (Collateralized debt obligations) generate sugli stessi titoli.  


 


Fitch Rating ha oggi comunque confermato il rating di lungo termine A- su Bank of China, in considerazione del supporto che la banca potrebbe ricevere dal governo di Pechino, che anche dopo la quotazione resta l’azionista di controllo dell’istituto. Bank of China è stata quotata in Borsa solo nel giugno 2006 con un’Ipo da 11,2 miliardi di dollari.


 


L’indice Shanghai Composite ha comunque chiuso in rialzo dell’1,1% a un nuovo closing record di 5085 punti. Per Hong Kong invece quella di oggi è stata la prima sessione in frenata dopo quattro giorni consecutivi di rialzi. L’indice Hang Seng ha infatti ceduto lo 0,8%.