Crisi debito: Moody’s boccia il Portogallo. Possibile secondo piano di aiuti anche per Lisbona
Mentre in Grecia rimane in primo piano il varo del secondo piano di aiuti, torna ad allungarsi in Europa l’ombra del contagio all’indomani della bocciatura di Moody’s sul Portogallo. L’agenzia di rating statunitense ha declassato di quattro gradini il merito di credito lusitano. Il giudizio è stato portato da “Baa1” a “Ba2”, precipitando nella categoria dei rating speculativi definiti “junk”, ovvero spazzatura. Abbassato anche il debito a breve termine da “prime-2” a “not-prime”. E’ stato infine assegnato l’outlook negativo, segnale che potrebbero arrivare nuovi declassamenti.
Per Moody’s il copione ellenico potrebbe ripetersi anche a Lisbona. Il Governo lusitano, secondo l’agenzia di rating, potrebbe avere bisogno di un secondo piano di salvataggio e che la partecipazione dei creditori privati venga richiesta come pre-condizione, prima di tornare sul mercato. Non solo, l’agenzia teme che Lisbona non riesca a portare a termine con successo gli impegni di riduzione del deficit e stabilizzazione del debito presi quest’anno con l’Unione Europea e il Fondo monetario internazionale.
“E’ aumentata la possibilità – spiegano da Moody’s – che il Portogallo non sia in grado di accedere al mercato dei capitali a tassi sostenibili nella seconda parte del 2013”. E aggiungono: “E’ alto il rischio che non riescano a raggiungere il target del deficit/Pil al 3% entro il 2013 dal 9,1% dello scorso anno, come previsto nel programma Ue-Fmi, alla luce delle eccezionali sfide che il Paese sta fronteggiando per ridurre la spesa, tornare alla crescita economica e supportare il sistema bancario”.
Intanto, oggi si daranno appuntamento a Parigi i principali istituti bancari e assicurativi europei, per vagliare il piano di rollover per evitare che possa essere considerato comunque una forma di default. Non solo, saranno chiamati a far fronte all’ultimo minuto al “caso portoghese”.