Crisi: Confcommercio, consumi ancora in calo ad agosto
Ancora giù i consumi in Italia. L’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) registra ad agosto una diminuzione del 2,4% in termini tendenziali e una variazione nulla rispetto a luglio. In termini di media mobile a tre mesi l’indicatore, corretto dai fattori stagionali, segnala una stabilizzazione, tendenza che prosegue ormai da alcuni mesi. “Questo fenomeno, seppur inserito in un contesto che ha visto consolidarsi nei mesi estivi i segnali di attenuazione della crisi e un miglioramento del quadro congiunturale limitato, per ora principalmente al sentiment di famiglie e imprese non lascia intravedere alcun recupero della domanda interna, né segnali di crescita dei livelli occupazionali o del reddito disponibile“. Questo il commento di Confcommercio in una nota.
“Se confermati, i primi segnali di contenuta ripresa dell’attività produttiva – stando alle stime preliminari di Confindustria la produzione industriale è aumentata sia ad agosto (+0,6%), che a settembre (+0,2), così come gli ordini (+0,1%, +0,7%) – potrebbero cominciare a produrre deboli effetti concreti solo tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. Il miglioramento atteso è comunque di modesta entità, in considerazione dell’assenza di misure incisive volte alla diminuzione del carico fiscale sulle famiglie e sulle imprese”. “Anzi – sottolinea la confederazione – vi è il rischio, come avvenuto recentemente con l’Iva, che la necessità di consolidamento dei conti pubblici passi ancora una volta attraverso interventi di aumento delle entrate con misure che potrebbero comprimere le già modeste aspettative di crescita del 2014. È illusorio attendersi da eventuali cambiamenti della composizione del carico fiscale significativi impulsi alla crescita economica”.
“Il mancato consolidamento delle prospettive di miglioramento nei mesi finali del 2013 produrrebbe – avverte Confcommercio – un peggioramento delle già critiche condizioni del mercato del lavoro“. Ad agosto si è registrata, in termini congiunturali, una sostanziale stabilità dell’occupazione (diminuita di 1.000 unità rispetto a luglio). Nei confronti dell’analogo mese del 2012 la flessione è stata di 347mila unità. Negli ultimi mesi, pur in un quadro molto difficile, anche il mercato del lavoro ha iniziato a mostrare segnali di stabilizzazione dei livelli occupazionali. Tra maggio ed agosto il numero di persone occupate si è ridotto di 14 mila unità a fronte della flessione di 119 mila unità rilevata tra febbraio e maggio. Ancora più drammatiche appaiono le cifre relative alla disoccupazione giovanile in quanto oltre il 40% dei giovani tra i 15 ed i 24 anni che si collocano sul mercato non trovano un’occupazione.
La dinamica tendenziale dell’ICC di agosto riflette una diminuzione dello 0,7% della domanda relativa ai servizi e del 3,5% della spesa per i beni. Ad agosto 2013 valori positivi, rispetto all’analogo mese dello scorso anno, si rilevano solo per i beni e servizi ricreativi (+0,5%) e per i beni e servizi per le comunicazioni (+1,0%). A livello di singole macro-funzioni di spesa la riduzione più significativa si è registrata per gli alimentari le bevande ed i tabacchi (-4,8%), andamento su cui ha pesato la dinamica fortemente negativa dei tabacchi. Per i beni e servizi per la mobilità, voce che da quasi un biennio mostra un continuo ridimensionamento, il calo in termini tendenziali è stato del 4,6%. All’interno di questo aggregato continua, sia pure a ritmi meno sostenuti rispetto al passato, il calo della domanda per i mezzi di trasporto da parte di privati.