Crisi auto, trimestre rosso per Ford e General Motors
Trimestrale inferiore alle attese e tagli al personale in arrivo per Ford, perdita da 2,5 miliardi di dollari e crollo in Borsa per General Motors Sono queste le indicazioni arrivate oggi dal colosso automobilistico di Detroit. Notizie che hanno confermato, se ce ne fosse ancora bisogno, che la situazione per le case costruttrici di vetture Oltreoceano sta diventando, di giorno in giorno, sempre più “nera”. A inizio settimana, sono state annunciate anche le vendite di auto in ottobre negli Stati Uniti, che sono scivolate al livello più basso degli ultimi 25 anni.
Ma veniamo alla trimestrale di Ford. Nel dettaglio, nel terzo trimestre 2008 il gruppo guidato da Alan Mulally ha riportato una perdita netta di 129 milioni di dollari dai -380 milioni del corrispondente periodo dell’anno passato 2007. La perdita per azione “pro-forma” è risultato, invece, di 1,31 dollari rispetto agli 0,01 dollari dell’analogo trimestre 2007. Le attese erano per un calo di 0,93 dollari. In contrazione del 22% a 32,1 miliardi di dollari il fatturato. Ma le “bad news” non finiscono qui. A margine della presentazione dei conti del penultimo trimestre dell’anno in corso il gigante a stelle e strisce ha annunciato che la forza lavoro sarà tagliata del 10% negli Stati Uniti.
General Motors ha chiuso il terzo trimestre del 2008 con una perdita netta di 2,5 miliardi di dollari, pari a 4,45 dollari per azione. In un anno il giro d’affari è sceso da 43,7 a 37,9 miliardi. La società ha anche reso noto di aver bruciato nel periodo 6,9 miliardi di dollari di liquidità. Il titolo Gm è stato sospeso pochi minuti prima della comunicazione dei risultati (avvenuta con 45 minuti di ritardo rispetto a quanto prefissato), per poi crollare con un calo superiore ai 10 punti percentuali una volta rientrata in contrattazione.
Intanto, ieri, proprio alla vigilia della presentazione dei numeri trimestrali, si è svolto l’incontro tra gli amministratori delegati di Gm, Ford e Chrysler, le Big di Detroit, e il presidente della Camera americana, Nancy Pelosi, per discutere degli aiuti pubblici al settore delle quattro ruote. I tre gruppi di Detroit hanno precisato che senza un aiuto pubblico massiccio sono destinate licenziare e addiruttura, nella peggiore delle ipotesi, a fallire.