Criptovalute: la nuova moda si chiama Cardano (+3000% in un mese). Ecco perché
Si chiama Cardano e con oltre 25 miliardi e mezzo di capitalizzazione è balzato fra le prime 5 posizioni nella classifica delle principali criptovalute globali. Il Cardano ha spodestato valute più datate come Litecoin, Stellar e NEO dalle prime cinque posizioni imponendosi come una fra le più valide alternative a Bitcoin ed Ethereum.
Nato pochi mesi fa, nel settembre del 2017, il progetto mira ad imporsi nello sviluppo di piattaforme di smart contract e ha come obiettivo quello di far concorrenza ad Ethereum, consentendo rispetto a quest’ultimo transazioni più rapide.
Cardano è nata nel settembre 2017 ed è una blockchain pubblica decentralizzata, dalla quale viene emesso il token ADA. Input Output HK è il nome della società che ha creato Cardano, il cui Ceo è Charles Hoskinson, nome noto nell’universo delle criptocurrency in quanto è anche il co-fondatore di Ethereum.
Tecnicamente, Cardano utilizza il metodo proof of stake, che permette di non avere necessità dei miner, come avviene per esempio con il Bitcoin, che utilizza il metodo proof of work.
Secondo gli esperti dunque ADA è una valuta digitale “eco-sostenibile” in quanto non richiede energia elettrica per il suo utilizzo, problema che invece affligge le criptovalute che hanno adottato l’altro metodo, come ad esempio lo stesso Bitcoin.
Dal punto di vista tecnico l’andamento della quotazione ADA nelle ultime settimane è stato talmente positivo da spingere molti investitori a guardare con crescente attenzione a questa criptovaluta. Il prezzo è passato dagli 0,03 dollari del 26 novembre 2017 a 1,23 dollari del 4 gennaio: in poco più di un mese il prezzo di Cardano è cresciuto di oltre il 3000 per cento.
Secondo uno studio la dinamica stessa della criptomania sembra suggerire che le criptocurrency poco note tendano a crescere soprattutto nella loro iniziale fase di diffusione per poi rallentare se non addirittura crollare successivamente.
