La Crimea sceglie la Russia. Ue definisce “illegittimo il referendum”. Adesso cosa succederà?
La Crimea ha votato a favore dell’annessione alla Russia. Una decisione ampiamente scontata, ma il risultato è stato davvero schiacciante. Se i primi exit poll di ieri sera parlavano di consensi al 93%, stamattina, terminato l’ultimo spoglio delle schede, i voti favorevoli alla riunificazione a Mosca sono stati superiori al 96%. Con un’affluenza che, secondo i dati forniti dalle autorità della Crimea, ha superato l’80%. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno immediatamente respinto il risultato del referendum. Alla luce di questi risultati cosa succederà? Oggi potrebbero arrivare le prime sanzioni internazionali contro Mosca.
Referendum illegittimo
In un comunicato congiunto il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e quello della Commissione Ue, José Manuel Barroso, hanno definito “il referendum sul futuro status del territorio dell’Ucraina come contrario alla Costituzione ucraina e alla legge internazionale. Il referendum è illegale e illegittimo, e il suo esito non sarà riconosciuto“. “La soluzione alla crisi va basata sull’integrità territoriale, sovranità e indipendenza dell’Ucraina, nella cornice della Costituzione e del rispetto degli standard internazionali” si legge nella nota di ieri sera. “Solo grazie al lavoro congiunto attraverso processi diplomatici, compresi colloqui diretti tra i governi di Ucraina e Russia, possiamo trovare una soluzione alla crisi”.
Van Rompuy e Barroso hanno inoltre ribadito “la ferma condanna alla violazione provocata della sovranità e integrità territoriale ucraina” e hanno invitato “la Russia di ritirare le sue forze armate ai numeri pre-crisi e nelle loro aree di stazionamento permanente, in rispetto degli accordi”.
I ministri degli Esteri si incontreranno oggi a Bruxelles per valutare la situazione e “decideranno ulteriori misure in linea con la dichiarazione del 6 marzo”.
Borsa di Mosca festeggia l’esito del referendum
Sin dalle prime battute di giornata la Borsa di Mosca viaggia in territorio grazie ai risultati del referendum in Crimea. Dopo i ribassi degli ultimi giorni l’indice Micex segna un progresso di oltre l’1% punto, viaggiando intorno ai 1.252 punti.