Credit Linked Certificate sul debito Senior di Eni con rendimento annuo del 4,04%
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Ci sono strumenti che offrono agli investitori la possibilità di puntare sul mercato del credito tramite strumenti quotati. Si tratta dei Credit Linked Certificate (CLC), strumenti finanziari per esporsi al merito creditizio di una o più società, istituzioni finanziarie o enti governativi (le entità di riferimento).
I vantaggi dei CLC
Questi prodotti, quotati da BNP Paribas su EuroTLX (MTF) di Borsa Italiana, prevedono il pagamento di potenziali premi periodici di importo fisso, con frequenza annuale, legati alla capacità delle entità di riferimento di adempiere alle proprie obbligazioni.
Tali importi sono corrisposti solo se durante la vita dei Certificate non si verifica nessun evento di credito che interessi l’entità di riferimento. L’evento di credito può essere, per esempio, il fallimento o il mancato pagamento di cedole oppure la ristrutturazione del debito di una o più società di riferimento del Certificate. In caso di evento di credito, inoltre, la protezione del capitale viene a mancare e a scadenza l’investitore percepirà solo una percentuale del prezzo di emissione del Certificate. I CLC, oltre ad esporre l’investitore al rischio di credito dell’entità di riferimento, sono soggetti anche al rischio emittente, nel caso specifico BNP Paribas (rating: S&P’s A+ / Moody’s Aa3 / Fitch AA-).
Si tratta di una gamma che inevitabilmente avvicina il segmento dei certificati di investimento al mondo obbligazionario spostando il focus dal rischio azionario a quello di credito. I CLC rappresentano uno strumento indicato per gli investitori in cerca di un flusso di premi periodico con aspettative positive sulla tenuta debitoria dell’entità di riferimento.
I CLC presentano alcuni vantaggi:
- permettono di investire nel mercato del credito e diversificare il proprio portafoglio rispetto alle asset class più comuni, come azioni e obbligazioni;
- sono prodotti flessibili che consentono di acquisire esposizione su svariate combinazioni di entità di riferimento, scadenze e rendimenti;
- consentono l’accesso a rendimenti potenziali più alti rispetto ad un investimento obbligazionario tradizionale, essendo vincolati all’assenza di eventi di credito sull’entità di riferimento;
- offrono la possibilità di sfruttare l’efficienza fiscale dei Certificate perché i loro rendimenti, rientrando nella categoria dei “redditi diversi”, danno la possibilità di compensare le plusvalenze conseguite con minusvalenze pregresse;
- possono essere acquistati e/o venduti in qualsiasi momento di mercato, grazie all‘ammissione alle negoziazioni su Borsa Italiana e alla presenza di BNP Paribas in qualità di market maker.
La nuova emissione di BNP Paribas
BNP Paribas si presenta quindi su EuroTLX (MTF) di Borsa Italiana ampliando la propria gamma con un’emissione che conta un totale di sei nuovi Credit Linked Callable Certificate, quattro su entità di riferimento finanziarie Senior e due Subordinate.
In particolare, i nuovi prodotti hanno come sottostanti: il debito Senior di Stellantis e di Eni, che offrono un premio trimestrale rispettivamente dell’1,20% (4,80% p.a.) e dell’1,01% (4,04% p.a.); il debito Senior di Air France e Renault, con premi trimestrali dell’1,56% (6,24% p.a.) e dell’1,31% (5,24% p.a.); e il debito Subordinato di Intesa Sanpaolo e Mediobanca con premio trimestrale dell’1,35% (5,4% p.a.). Tutti i premi vengono pagati a condizione che non si verifichi un evento di credito sull’entità di riferimento.
ISIN | ENTITA’ DI RIFERIMENTO | PREMIO TRIMESTRALE FISSO | TASSO DI RECUPERO |
XS2799334433 | MEDIOBANCA S.p.A. (Subordinated) | 1,35% (5,4% p.a.) | Isda recovery* |
XS2799334516 | INTESA SANPAOLO S.p.A. (Subordinated) | 1,35% (5,4% p.a.) | Isda recovery |
XS2799334607 | STELLANTIS N.V. (Senior) | 1,20% (4,8% p.a.) | Isda recovery |
XS2799334946 | ENI S.p.A. (Senior) | 1,01% (4,04% p.a.) | Isda recovery |
XS2799334862 | AIR FRANCE KML (Senior) | 1,56% (6,24% p.a.) | Isda recovery |
XS2799334789 | RENAULT (Senior) | 1,31% (5,24% p.a.) | Isda recovery |
Le 6 CLC presentate, si evidenziano per i due diversi gradi di seniority delle Entità di Riferimento: Senior e Subordinati. In caso si verifichi un evento di credito il debito Senior ha priorità di rimborso rispetto al debito Subordinato, ed è per questo motivo che i CLC su debito subordinato esprimono più rendimento potenziale rispetto a quelle su debito senior. Al tempo stesso, in caso di evento di credito, il tasso di recupero sarà maggiore per i creditori Senior e così anche l’importo nozionale rimborsato dalle CLC su Entità di Riferimento Senior.
I certificati hanno tutti una durata di otto anni (29 giugno 2032), ma dal 30 giugno 2025 l’emittente (BNP Paribas), grazie alla caratteristica della Callability, avrà la facoltà di liquidare i certificati una volta all’anno, pagando il 100% dell’importo nozionale (20.000 euro) e il premio trimestrale.
Il Certificate su Eni Senior
Nella nuova gamma risulta interessante il Credit Linked Callable Certificate su Eni Senior (ISIN XS2799334946). Per quanto riguarda il funzionamento, il prodotto paga un premio fisso trimestrale pari all’1,01% (4,04% annuo), fatto salvo il verificarsi di un evento di credito su Eni.
Inoltre, a partite dal 30 giugno 2025 e con cadenza annuale, BNP Paribas può esercitare la Callability: in questo caso il Certificate scade anticipatamente e paga il 100% dell’importo nozionale (20.000 euro) più il premio trimestrale (202 euro). Viceversa, se l’emittente non esercita tale facoltà e in assenza di eventi di credito su Eni, il Certificate giunge a scadenza, e paga il premio trimestrale (202 euro), oltre a liquidare il 100% dell’importo nozionale.
Abbiamo parlato di rischio di credito, che rappresenta il focus di questa tipologia di prodotto. Gli eventi di credito sono eventi avversi atti a compromettere la capacità di una determinata entità di riferimento (in questo caso Eni) di adempiere alle proprie obbligazioni di pagamento. Il verificarsi di un evento di credito durante la vita del Certificate ha come conseguenza la scadenza anticipata del prodotto.
In tal caso, viene interrotto quindi il pagamento dei premi annuali e l’investitore riceve un rimborso pari all’importo nozionale moltiplicato proprio per il tasso di recupero stabilito dall’ISDA (International Swaps & Derivatives Association) con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito.
L’andamento del Credit Default Swap
Una valida misura per monitorare il rischio di credito sono i Credit Default Swap (CDS), contratti derivati over-the-counter che offrono a una controparte protezione contro un evento creditizio, come l’insolvenza o il fallimento di un emittente, a fronte del pagamento di un premio periodico. Di fatto i CDS rappresentano il costo per l’assicurazione dal default dell’entità sottostante: più è basso il premio e meno rischiosa viene considerata l’entità sottostante.
Tornando al CLC su Eni Senior, abbiamo preso come riferimento il CDS Senior con scadenza 8 anni che viene scambiato a 89,34 punti base. È interessante notare la dinamica della curva (grafico qui sotto), in netto calo dai valori raggiunti nella seconda metà di ottobre dello scorso anno.
Il primo trimestre 2024 di Eni
Un’altra valutazione sullo stato di salute di una società riguarda i fondamentali. Eni ha chiuso il primo trimestre del 2024 con un utile netto adjusted di 1,58 miliardi di euro, in calo del 46% su base annua ma sostanzialmente in linea con le previsioni degli analisti (1,57 miliardi secondo il consensus di Bloomberg). Sulla flessione hanno pesato in parte il deterioramento del prezzo del gas europeo, il risultato meno positivo della divisione GGP, il peggioramento dei margini di raffinazione e la debolezza del business petrolchimico di Versalis.
L’utile operativo proforma adjusted è pari a 4,12 miliardi, in flessione del 30% su base annua. L’utile netto del gruppo è pari a 1,21 miliardi di euro, in calo del 49% su base annua (consensus 1,56 miliardi). Per quanto riguarda la generazione di cassa, il flusso di cassa netto da attività operativa si riduce del 36% a 1,9 miliardi, rispetto a 3,26 miliardi delle aspettative.
Per quanto riguarda l’intero esercizio 2024, Eni ha rivisto al rialzo le previsioni annuali di Ebit proforma adjusted e di flusso di cassa adjusted prima della variazione del circolante a oltre 14 miliardi (su quest’ultimo erano pari a 13,5 mld). Invariata anche la stima di investimenti organici per circa €9 miliardi (7-8 miliardi al netto degli incassi dal piano di dismissioni).