Crédit Agricole: crollo dell’utile, pesa Banco Espirito Santo
L’utile di Crédit Agricole precipita nel secondo trimestre sotto il peso di Banco Espirito Santo. Nel periodo aprile-giugno Crédit Agricole, la terza banca francese, ha evidenziato un utile netto di 17 milioni di euro, in calo del 98% rispetto ai 696 milioni del corrispondente periodo dell’anno scorso. Il risultato è ben sotto le attese degli analisti che avevano calcolato un utile di 387,4 milioni. A pesare sui conti sono stati i costi legati alla partecipazione in Banco Espirito Santo, la banca portoghese in difficoltà finanziarie e di cui Crédit Agricole detiene oltre il 14 per cento.
La difficile situazione di Banco Espirito Santo si è tradotta per Crédit Agricole in una revisione del valore della sua partecipazione del 14,6% allo 0% e l’assunzione di una parte delle perdite trimestrali della collega portoghese. In totale, l’impatto di questi elementi è pari a 708 milioni di euro: 502 milioni a titolo di perdite e 206 milioni a titolo del deprezzamento della partecipazione.
Escluse queste poste straordinarie, Crédit Agricole avrebbe messo a segno un utile di oltre 1 miliardo.
L’incognita Usa
Sulla banca francese potrebbe presto abbattersi un’altra mazzata. A New York sono infatti in corso le ultime indagini contro Crédit Agricole per una possibile infrazione della legge sulle transazioni in dollari verso i Paesi soggetti a embargo. Un affare simile a quello della concorrente BNP Paribas che ha subito una multa miliardaria.