News Notizie Italia Covered: attesa la bilancia commerciale Usa

Covered: attesa la bilancia commerciale Usa

Pubblicato 10 Febbraio 2006 Aggiornato 19 Luglio 2022 13:00
Wall Street non ha gradito le parole di Moskow (Fed di Chicago) sullo scenario economico. E anche se il Dow Jones Industrial è riuscito a strappare il rialzo, trainato soprattutto dai balzi di Aetna e Best Buy le quali hanno presentato ottimi risultati e rosee previsioni, tutti gli altri indici hanno terminato in terreno negativo. Secondo Moskow, i tassi di interesse negli Stati Uniti sono "ancora" a un livello neutrale, il che già implica ulteriori futuri ritocchi al rialzo, "soprattutto - ha proseguito Moskow - in relazione al fatto che la crescita economica Usa è prossima al suo livello potenziale" come segnalato dalle ultime rilevazioni sull'utilizzo della capacità produttiva "e in considerazione delle pressioni inlfazionistiche legate al prezzo del petrolio" ieri mantenutosi a New York poco sotto i 63 dollari al barile. Moskow ha inoltre sottolineato la necessità di un'azione preventiva di politica monetaria per ancorare le aspettative inflazionistiche dei mercati e tenere sotto controllo l'inflazione. Dunque, se il prossimo rialzo dei tassi di interesse, che dovrebbe essere operato da Bernanke, è atteso dal mercato, la domanda che ci si pone è quanti altri ritocchi saranno necessari con l'ipotesi che i due finora ipotizzati possano non essere sufficienti, almeno a sentire Moskow. Per la seduta odierna al centro dell'attenzione sarà il dato di bilancia commerciale Usa di dicembre, atteso prima dell'apertura di Wall Street. Il deficit dovrebbe aumentare a 64,8 miliardi di dollari da 64,2. Sulla forza dell'euro/dollaro sono disponibili, tra le altre, le call di Société Générale con strike 1,15 o 1,2 in scadenza a marzo, le call 1,2 o 1,25 di Unicredito in scadenza a giugno oppure la call 1,225 di Goldman Sachs in scadenza a marzo. Sul ribasso si trovano le put di SocGen o Unicredito con strike 1,25 e scadenza rispettivamente a marzo o giugno, la put 1,225 di Goldman Sachs con scadenza a marzo oppure infine le put di Unicredito con strike 1,2 e 1,15 in scadenza a marzo e giugno.