Coronavirus: Bank of America taglia le stime sulla crescita globale mentre il Pil USA rallenta
La mancanza di slancio nell’economia, la risposta aggressiva della Cina all’epidemia di COVID-19 e le ricadute hanno spinto Bank of America a ridurre la sua previsione di crescita globale per il 2020 al 2,8%, la lettura più bassa dal 2009. Questo mentre nel 2019 l‘economia americana è cresciuta al passo più lento dal 2016.
Stati Uniti: Pil IV trimestre confermato in crescita del 2,1%
Nel dettaglio il dato del PIL del quarto trimestre, diffuso oggi dal Dipartimento del Commercio americano, è indicato al 2,1% come la stima preliminare e in linea con le attese degli analisti, ma in calo rispetto al +2,9% messo a segno l’anno precedente e rispetto al +2,4% del 2017. Ristagnano gli ordinativi di beni durevoli che nel mese di gennaio, si sono attestati a 246,2 miliardi di dollari, evidenziando un lieve decremento dello 0,2% rispetto al +2,9% rivisto del mese precedente (+2,4% la prima lettura).
Le aziende hanno drasticamente ridimensionato gli investimenti l’anno scorso, mentre si infiammava la guerra commerciale degli Stati Uniti con la Cina, una diatriba che ha messo a dura prova le catene di fornitura globali e ha danneggiato le esportazioni statunitensi.
Quale l’impatto del coronavirus sull’economia
Ma il mercato guarda già al primo trimestre del 2020, cercando di capire quale impatto potrà avere sul Pil a stelle e strisce l’epidemia di coronavirus. I segnali iniziano a suggerire che l’epidemia globale potrebbe danneggiare gli Stati Uniti con le aziende del turismo e dei viaggi che già ne stanno risentendo e anche big tech come Apple hanno messo in guardia su vendite e profitti potenzialmente in calo.
I consumi, il principale motore dell’economia, sono rivisti al ribasso e anche il deficit commerciale è stato nettamente inferiore, dando maggiore impulso al PIL. Fino allo scoppio dell’epidemia da coronavirus, gli investitori speravano che una parziale tregua commerciale con la Cina avrebbe stimolato maggiori investimenti commerciali quest’anno, ma la diffusione del virus dalla Cina, con casi di contagio in aumento in Corea del Sud e in Italia, sembra aver sconvolto questi piani.
I problemi sulla salute e altri rischi connessi al coronavirus hanno creato un’ombra su quella che sembrava essere una soleggiata economia statunitense. Finora il danno è stato limitato, ma l’epidemia virale potrebbe fare più danni nel prossimo futuro e persino aumentare le probabilità di una prima recessione in quasi 11 anni, se l’epidemia non viene contenuta.