Cop21: lo scontro è sull’utilizzo del carbone ma le alternative già macinano terreno
Mentre a Parigi si discute di obiettivi climatici e di riduzione nel consumo di energia da carbone al 2050, secondo gli esperti di Goldman Sachs i maggiori cambiamenti arriveranno tra il 2015 e il 2025.
A Parigi si discute, con i tempi della politica, sul contenimento del surriscaldamento globale. Uno dei principali accusati è il carbone, largamente utilizzato dalle economie emergenti affamate di energia. Trovare accordi sul tema è stato e continua a essere difficile e i tempi della politica sono lunghi. Le previsioni arrivano al 2030, gli obiettivi al 2050. L’economia e i mercati procedono più veloci. GS Sustain, il report elaborato dagli esperti di Goldman Sachs sulla Low Carbon Economy (economia a basso utilizzo di carbone) è più ottimista e prevede i maggiori cambiamenti tra il 2015 e il 2025.
Cambiamenti che saranno determinati anche dalle scelte fatte dai governi negli ultimi anni, favorevoli all’utilizzo delle energie alternative e al risparmio energetico. “L’energia eolica e quella solare – si legge nella ricerca – sono vicine a superare i 100 gigawatt di nuova generazione per la prima volta e, secondo le nostre stime, ciò permette una riduzione delle emissioni di biossido di carbonio pari a una gigatonnellata”. Grandezze difficili da capire per i non addetti ai lavori. Meno astrusa è la previsione degli analisti di Goldman Sachs sulle opportunità generate dalla Low carbon economy le quali ammonterebbero a oltre 600 miliardi di ricavi. “Beneficiando della crescente regolamentazione ambientare e della riduzione dei costi, queste tecnologie stanno guadagnando quote di mercato nell’illuminazione, nella generazione di energia e nel comparto auto. Un processo che non sta solo contribuendo a ridurre le emissioni di anidride carbonica ma sta anche cambiando le dinamiche competitive“.
Cinque tecnologie in prima fila
Quali saranno le tecnologie in prima fila nella rivoluzione della Low carbon economy? Gli esperti di Goldman Sachs ne individuano cinque e pensano che saranno in grado di avere impatti significativi sui mercati e sulle emissioni già nei prossimi cinque-dieci anni.
- Illuminazione Led
- Impianti eolici onshore
- Sistemi fotovoltaici
- Veicoli ibridi
- Veicoli elettrici
Il crescente successo di queste tecnologie è determinato da una combinazione di “supporto politico, accettazione da parte del mercati, avanzamenti delle tecnologie e riduzione dei costi” spiega il report che si concentra poi sulle società attive in questi settori. Tra le indicazioni del report SolarEdge nel fotovoltaico, Vestas, Nordex e Gamesa nell’eolico onshore, Continental, Tesla e Albemarie nel settore dei veicoli ibridi ed elettrici, Acuity Brands e Hella nel comparto dell’illuminazione. Tutti titoli che beneficiano di un attuale giudizio buy da parte degli analisti di Goldman Sachs (fatta eccezi