Consumi a rischio in Italia e aziende smarrite: i consigli di Bain & Company per i retailer
Prezzi sempre più alti, forte contrazione dei salari reali soprattutto in Italia ed una crescente incertezza e calo di fiducia a livello globale post pandemia. Queste le sfide che devono affrontare i consumatori la cui capacità e tenuta di spesa è a rischio.
Così sottolinea Bain & Company secondo cui tali sfide sono ulteriormente esacerbate dall’instabilità dovuta alla crisi russo-ucraina. Di fronte a questo momento di forte incertezza e discontinuità, molte aziende possono risultare smarrite: per questo motivo, Bain & Company sottolinea alcune linee guida che i retailer possono perseguire, nel breve e nel medio termine. “Nell’immediato, i retailer devono individuare ed aggiornare puntualmente lo spazio di manovra possibile sui prezzi e di riduzione dei costi di acquisto: come? Aumentando la frequenza di monitoraggio dei prezzi e della percezione dei clienti. Evitando tassativamente i “prezzi fuori mercato” sui prodotti chiave ad alta visibilità. Valutando al meglio il trasferimento dei rincari delle materie prime sui prodotti acquistati per poter avere argomentazioni solide rispetto ai fornitori. Individuando ed indirizzando i consumi su alcuni prodotti, per massimizzare il margine. Implementando senza le iniziative possibili per ridurre attività non indispensabili e pianificando interventi visibili e convincenti per salvaguardare il portafoglio clienti e approfittare per conquistarne di nuovi, proseguire nell’ottimizzazione dei costi rimuovendo tutto quello che non è imprescindibile. E infine, queste realtà dovranno ottimizzare l’investimento promozionale, evitando di scontare laddove non ci sia un upside tangibile.
“Nel medio termine, occorrerà semplificare e ristrutturare gli assortimenti attorno ad una proposta per il cliente ancora più focalizzata, di valore e senza sprechi . Sarà necessario localizzare quanto più possibile le forniture accorciando la supply chain. Saranno imprescindibili maggiori collaborazioni di scala con fornitori e partner strategici e privilegiare investimenti in strumenti, tecnologie e abilitatori per accelerare la trasformazione energetica, digitale e sostenibile. Insomma: la ricetta per affrontare queste discontinuità è varia ed articolata, rispetto al proprio punto di partenza e al grado di severità degli impatti che si stanno materializzando. Tutto ciò”, conclude Petronio, “evitando di catapultare la propria organizzazione e le proprie risorse in una ricerca affannosa di sole soluzioni con impatto immediato, prescindendo da una doverosa riflessione di medio termine che valuti i diversi scenari possibili”.
Così sottolinea Bain & Company secondo cui tali sfide sono ulteriormente esacerbate dall’instabilità dovuta alla crisi russo-ucraina. Di fronte a questo momento di forte incertezza e discontinuità, molte aziende possono risultare smarrite: per questo motivo, Bain & Company sottolinea alcune linee guida che i retailer possono perseguire, nel breve e nel medio termine. “Nell’immediato, i retailer devono individuare ed aggiornare puntualmente lo spazio di manovra possibile sui prezzi e di riduzione dei costi di acquisto: come? Aumentando la frequenza di monitoraggio dei prezzi e della percezione dei clienti. Evitando tassativamente i “prezzi fuori mercato” sui prodotti chiave ad alta visibilità. Valutando al meglio il trasferimento dei rincari delle materie prime sui prodotti acquistati per poter avere argomentazioni solide rispetto ai fornitori. Individuando ed indirizzando i consumi su alcuni prodotti, per massimizzare il margine. Implementando senza le iniziative possibili per ridurre attività non indispensabili e pianificando interventi visibili e convincenti per salvaguardare il portafoglio clienti e approfittare per conquistarne di nuovi, proseguire nell’ottimizzazione dei costi rimuovendo tutto quello che non è imprescindibile. E infine, queste realtà dovranno ottimizzare l’investimento promozionale, evitando di scontare laddove non ci sia un upside tangibile.
“Nel medio termine, occorrerà semplificare e ristrutturare gli assortimenti attorno ad una proposta per il cliente ancora più focalizzata, di valore e senza sprechi . Sarà necessario localizzare quanto più possibile le forniture accorciando la supply chain. Saranno imprescindibili maggiori collaborazioni di scala con fornitori e partner strategici e privilegiare investimenti in strumenti, tecnologie e abilitatori per accelerare la trasformazione energetica, digitale e sostenibile. Insomma: la ricetta per affrontare queste discontinuità è varia ed articolata, rispetto al proprio punto di partenza e al grado di severità degli impatti che si stanno materializzando. Tutto ciò”, conclude Petronio, “evitando di catapultare la propria organizzazione e le proprie risorse in una ricerca affannosa di sole soluzioni con impatto immediato, prescindendo da una doverosa riflessione di medio termine che valuti i diversi scenari possibili”.