Notizie Notizie Italia Confindustria: recessione in attenuazione, svolta entro l’autunno

Confindustria: recessione in attenuazione, svolta entro l’autunno

26 Luglio 2013 12:10
In attenuazione la spirale recessiva che attanaglia l’Italia da metà 2011 con la svolta per l’economia che dovrebbe arrivare entro l’autunno. Il rapporto mensile elaborato dal Centro Studi Confindustria (CSC) sulla congiuntura evidenzia infatti che ordini ed esportazioni stanno confermando l’attenuazione della recessione nell’industria italiana con la produzione ha smesso di scendere, anche se rimane molto bassa e lontana dai livelli pre-crisi; Risulta invece ancora in contrazione l’attività dei servizi e dell’edilizia.
L’anticipatore Ocse indica una svolta dell’economia del Paese al più tardi nel prossimo autunno. Il cambiamento di rotta, rimarca Confindustria, è favorito dal contesto internazionale più dinamico, grazie alle conferme di ripresa negli USA, alla ripartenza del Giappone e al robusto apporto all’incremento della domanda mondiale da parte dei Paesi emergenti, nonostante il rallentamento dei BRIC. Aiutano anche il costo dell’energia un po’ meno elevato, l’allentamento nella restrizione della politica di bilancio (grazie al pareggio strutturale raggiunto) e il minor pessimismo delle famiglie.

Aumento fiducia famiglie potrebbe rianimare i consumi
Proprio il rafforzamento della fiducia delle famiglie può sostenere i consumi. Tuttavia, rimarca il rapporto mensile di Confindustria, al progressivo miglioramento dei giudizi sul bilancio familiare (saldo a -16 in luglio, da -23,0 nel secondo trimestre 2013 e -28,0 nel precedente) si è accompagnato l’incremento di quelli sulle possibilità future di risparmio che “sembra suggerire un maggiore desiderio di parsimonia, che frenerebbe la spesa”. La necessità di ricostituire il risparmio, le difficoltà a ottenere credito e il calo dell’occupazione, che proseguirà ancora per molti mesi, potrebbero frenare questa ripresa dei consumi.

Oltre 3 milioni di persone in cerca di lavoro, ricorso a CIG rimarrà alto
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, la disoccupazione ha toccato a maggio un nuovo livello record con 3 milioni 140mila di persone in cerca di lavoro, il 12,2% della forza lavoro (+0,2 punti su aprile). Sono diminuiti ancora gli occupati: -27mila sul mese precedente (-0,1%), -387mila su un anno prima (- 1,7%). E le prospettive sono di un ulteriore peggioramento. Il CSC stima che le unità di lavoro equivalenti in CIG siano state in giugno pari a 330mila (+1,1% sul trimestre precedente). “Nei prossimi mesi il ricorso alla CIG rimarrà alto – sottolinea il Centro Studi di viale dell’Astronomia – tuttavia, a fronte dei bassi livelli di attività, si avranno anche ulteriori tagli di posizioni lavorative“.

Prestiti alle imprese ridotti al lumicino
Rimane preoccupante il trend di riduzione dei prestiti alle imprese italiane: -0,8% a maggio (-6,2% da settembre 2011, pari a -57 miliardi di euro; dati destagionalizzati). Resta troppo elevato il tasso di interesse (3,5% a maggio), con uno spread sull’Euribor di 3,3 punti (0,6 nel 2007). “A molte imprese italiane, anche in buone condizioni finanziarie, il credito viene negato”, dice Confindustria rimarcando come a giugno il 16,3% di quelle che lo hanno chiesto non l’ha ottenuto (6,9% nella prima metà del 2011; Istat).