Notizie Valute e materie prime Commodity: dal calo del greggio un supporto per i metalli preziosi

Commodity: dal calo del greggio un supporto per i metalli preziosi

19 Dicembre 2014 12:10

Scesi del 40% da giugno, i prezzi del greggio sono destinati a favorire la domanda di metalli preziosi. Non nel breve termine, rileva Robin Bhar di Société Générale, visto che l’allentamento delle pressioni sui prezzi al consumo innescato dalla contrazione del petrolio è destinato a relegare  in secondo piano la funzione anti-inflazionistica del metallo giallo. Secondo l’esperto di SocGen è nel lungo periodo che si farà sentire l’impatto del calo del greggio spingendo al rialzo la domanda di metalli preziosi.

Causa l’effetto combinato di un domanda indebolita dalla congiuntura economica, del boom dell’offerta in arrivo da fonti non convenzionali e della conferma del tetto produttivo a 30 milioni di barili giornalieri da parte dell’Opec, il petrolio scambia ai minimi da oltre cinque anni. Bhar rileva che tra luglio e settembre i prezzi del greggio e quelli dell’oro hanno evidenziato un andamento decisamente simile; il legame si è rotto a inizio ottobre e poi a novembre, quando a fronte del persistente calo del petrolio, il metallo giallo ha capitalizzato l’indebolimento del dollaro e il supporto fornito dalla decisione della Reserve Bank of India (il subcontinente rappresenta il secondo consumatore mondiale di oro) di allentare le restrizioni alle importazioni di oro.

Richieste in arrivo dall’India sono destinate a crescere
Visto che il greggio rappresenta il 35% del totale delle importazioni del subcontinente, l’esperto di SocGen stima che il miglioramento della bilancia commerciale indiana favorirà l’ulteriore allentamento delle restrizioni alle importazioni di oro (introdotte proprio per migliorare il saldo commerciale) e la conseguente crescita delle richieste.

Prezzi dei carburanti più bassi sono invece destinati a ripercuotersi positivamente sulla domanda di auto e quindi a spingere le richieste di due metalli preziosi fondamentali nell’automotive: il platino e il palladio (quest’ultimo dovrebbe capitalizzare anche il ridimensionamento delle vendite da parte delle autorità russe). Il platino nel comparto auto trova applicazione per la produzione di marmitte catalitiche destinate ai motori diesel mentre il palladio è utilizzato per le auto a benzina. Motori a gasolio sono maggiorente sviluppati in Europa e India, i modelli a benzina vanno invece per la maggiore in Stati Uniti, Cina e Giappone.

Nei primi 10 mesi dell’anno le vendite di auto in Europa, segnala Bhar, sono cresciute del 6,1% a/a e l’implementazione della direttiva Euro 6 spingerà la domanda di auto di fascia medio-bassa, quelle in cui l’utilizzo di platino e palladio è maggiore. Discorso analogo per i mercati di Cina e Stati Uniti che dopo il +10 e il +5% registrato dalle vendite tra gennaio e ottobre, sono rispettivamente destinati a beneficiare del processo di urbanizzazione e del miglioramento del contesto macroeconomico.