La Commissione Ue taglia le stime di crescita per il 2007 ed esprime cautela sul 2008
La Commissione europea segue la strada tracciata dal Fondo monetario internazionale, dall’Ocse e dalla Banca centrale europea e riduce le stime di crescita per l’Eurozona. Secondo le nuove previsioni l’economia dei 13 Paesi che utilizzano la moneta unica si espanderà al ritmo del 2,5% nel 2007 contro il 2,6% precedentemente atteso e il 2,7% del 2006. Per l’Italia il tasso è stato confermato all’1,9%. Per l’Unione Europea, composta da 27 Paesi invece le previsioni di crescita sono scese da +2,9 a +2,8%.
Gli effetti di incertezza dell’attuale crisi, secondo la Commissione, dovrebbero mostrarsi soprattutto nel quarto trimestre del 2007, quando i problemi dei mercati finanziari potrebbero influenzare in misura maggiore la fiducia e la crescita, tanto da “poter implicare una più marcata decelerazione nel 2008”.
La Commissione ha anche tagliato le stime sui ritmi di crescita di alcuni singoli Paesi. Per la Germania il tasso previsto è sceso dal 2,5 al 2,4%, mentre per la Francia la revisione ha portato la crescita prevista dal 2,4 all’1,9%.