Notizie Indici e quotazioni Columbia Threadneedle Investments: contesto attuale favorevole a portafogli azionari long/short

Columbia Threadneedle Investments: contesto attuale favorevole a portafogli azionari long/short

5 Settembre 2017 15:46

Cosa sono i portafogli azionari long/short e in che ottica puntare su di essi nel contesto attuale dei mercati? A parlarne, nel report “Investimenti long-short concentrati per conseguire rendimenti assoluti”, sono Amit Kumar e Ashish Kochar, gestori azionario USA di Columbia Threadneedle Investments.

“L’attuale mercato azionario richiede solide capacità di selezione dei titoli, e solo i gestori che dispongono di valide capacità di ricerca saranno in grado di offrire durevolmente alfa. Dopo tutto, non è importante trovarsi dove la palla è già passata, ma nel punto in cui sta andando”.

I tre punti da tenere ben presenti e illustrati dai due gestori sono i seguenti:

  1. Un possibile calo dei rendimenti del mercato azionario dovrebbe accrescere l’importanza dell’alfa nei portafogli.
  2. I portafogli azionari long/short possono incrementare la generazione di alfa sfruttando i divari di rendimento tra i singoli titoli.
  3. Tali portafogli possono contribuire a proteggere il capitale e gli utili di una società in un contesto di volatilità di mercato in rialzo.

In una situazione in cui la “volatilità è costantemente scesa nel 2017 e qualsiasi perturbazione di questo trend è stata immediatamente e completamente stroncata”, e in cui ogni sorpresa negativa potrebbe cogliere gli investitori impreparati, gli “operatori stanno cominciando a “rafforzare i loro portafogli azionari long/short per prepararsi ad affrontare la futura evoluzione dei mercati”.

I due gestori ricordano altre caratteristiche del contesto attuale: il fatto che “l’indice S&P 500 ha più che triplicato il proprio valore dai minimi di marzo 2009 e gli utili operativi delle società che lo compongono sono raddoppiati a circa 1000 miliardi di dollari“. Riferimento anche alla delusione per le promesse di Trump, visto che “gli scorsi mesi alla Casa Bianca hanno suscitato dubbi sull’abilità del presidente di mantenere le promesse elettorali”.

I fatti parlano chiaro: “i tempi previsti dal mercato per le modifiche legislative sono stati posticipati e lo stile di governo di Trump ha sollevato perplessità, mentre tra gli alleati statunitensi si è diffuso nervosismo circa le sue priorità”.

Ciò porta, secondo Kumar e Kochar di Columbia Threadneedle Investments, ad affermare che:

Questa volta la marea non solleverà tutte le barche. Una cosa è certa: in futuro tra le società statunitensi ci saranno vincenti e perdenti”.

Ci sono poi le novità che arrivano dal fronte monetario, con i due gestori di Columbia Threadneedle Investments che fanno notare che negli anni successivi alla crisi finanziaria la Fed ha quasi quintuplicato il proprio bilancio“, e che “ora ha manifestato l’intenzione di ridurre il proprio indebitamento”.

Il punto è che comunque – spiegano – esiste “una chiara correlazione tra riduzione del bilancio e correzioni del mercato“. E dunque, “con il passaggio del testimone dalla politica monetaria a quella fiscale (ovvero il passaggio da QE alle misure di politica fiscale espansiva su cui Trump comunque punta), la volatilità continuerà a essere tenuta bassa? Gli investitori potrebbero essere colti impreparati da possibili sorprese negative?”

La risposta è proprio nei portafogi azionari long/short:

“In questo contesto i portafogli azionari long/short dovrebbero registrare buone performance, poiché i loro gestori sono in grado di affrontare la volatilità modificando in modo dinamico l’esposizione agli investimenti azionari. Tali portafogli long/short possono beneficiare in misura maggiore dell’andamento divergente delle società, il che offre migliori opportunità in termini di selezione dei titoli basata sui fondamentali. I gestori possono investire non solo in titoli a loro avviso destinati a registrare rialzi, ma anche “allo scoperto” in quelli che probabilmente subiranno ribassi. Noi di Columbia Threadneedle Investments crediamo che una strategia orientata al rendimento assoluto con un portafoglio long/short di titoli azionari statunitensi potrebbe essere appetibile per gli investitori che puntano a ottenere una minore volatilità e rendimenti costanti. Riteniamo che per trasformare queste opportunità in rendimenti solidi siano necessarie notevoli competenze nella selezione dei titoli basata sulla ricerca fondamentale”.

Viene citato anche l’oracolo di Omaha Warren Buffett. O, meglio, una di quelle sue ben note frasi che sono diventate veri e propri motti e/o consigli di investimento nella comunità finanziaria globale.

“Come ha affermato Warren Buffett, la leggenda degli investimenti: “Accade spesso che i mercati facciano aumentare la valutazione di un titolo a 5-10 volte il suo valore reale, ma è raro trovare un’azione che quota al 10-20% del suo valore reale. Forse penserete che vendere allo scoperto sia semplice, ma non è così”.

Continuando i due gestori presentano la struttura dei loro portafogli azionari long/short:

“Il nostro portafoglio long comprende quattro segmenti distinti: titoli value e growth core, titoli growth ciclici, situazioni speciali (ad es. di società in fase di ristrutturazione o oggetto di fusione) e opportunità basate su catalizzatori (ad es. aziende che prevedono di lanciare nuovi prodotti). Il nostro portafoglio short contiene invece: posizioni short strutturali, opportunità basate su catalizzatori e valore relativo/pair trading“.

Questa la strategia:

“Per fornire risultati stabili agli investitori, puntiamo a investire in società che a nostro avviso genereranno un rendimento degli utili operativi totale del 15% (rendimento degli utili operativi più crescita degli utili operativi). Questo obiettivo è cruciale, perché se selezioniamo le società giuste, queste possono raddoppiare il loro rendimento degli utili operativi sull’arco di cinque anni. Quando le quotazioni del mercato sono basse, le nostre posizioni short ci permettono di continuare a offrire performance stabili agli investitori, consentendoci al contempo di acquistare maggiori quantità dei nostri compounder di qualità. Quando il mercato recupera terreno, riduciamo le posizioni short e forniamo rendimenti grazie alle esposizioni long”.

Concludendo:

“In risposta alla recente incertezza del mercato, abbiamo ridimensionato il numero di posizioni nella strategia. Al momento deteniamo circa 40 posizioni long e 40 posizioni short. Per poter essere incluso nel portafoglio, ogni titolo deve essere scelto in base a un tema specifico, e deve esserci chiaro in che modo potremo beneficiare della posizione. Puntiamo a capire a fondo le società in cui investiamo e come reagiranno i titoli ai diversi segnali del mercato. Questo ci consente di gestire con precisione le posizioni”.