Il Colle ha fretta: preincarico a metà settimana, Casellati favorita su Salvini (che vola nei sondaggi). E lo spread scende
Niente indugi da parte del Quirinale che non vuole sentire parlare di ritorno alle urne e con ogni probabilità affiderà a metà settimana un mandato esplorativo o un preincarico per la formazione del governo. Sergio Mattarella ha preso atto, alla fine del secondo giro di consultazioni, del persistere della situazione di stallo tra i partiti usciti vincitori dalle urne e neanche le ultime manovre di Luigi Di Maio per convincere Salvini a rompere con Berlusconi sembrano in grado di cambiare la situazione. Secondo quanto riportato da diversi organi di stampa si va quindi verso un preincarico in tempi molto brevi, probabilmente già a metà settimana, partendo dal centrodestra. Il nome più gettonato è quello di Elisabetta Casellati,, esponente di Forza Italia fresca di nomina a presidente del Senato. Nel corso della trasmissione “L’Intervista” di Maria Latella su SkyTg24, ha affermato di “essere pronta” alla chiamata.
Spread giù, mercato punta su mediazione Mattarella
Il mercato per il momento rimane in attesa dei prossimi sviluppi con spread BTP/Bund in discesa oggi in area 126 punti base. Tra le sale operative si sottolinea come la posizione del Quirinale, che intende evitare ad ogni costo il ritorno alle urne già quest’anno, tranquillizzi gli investitori che vedono di buon occhio un governo del Presidente appoggiato da un’ampia platea di forte politiche.
L’altro nome è quello di Matteo Salvini, ma le posizioni filo russe sembrano allontanare il leader leghista dall’ipotesi di un preincarico. Secondo quanto riportato da La Repubblica in edicola oggi, il mandato esplorativo alla Casellati difficilmente smuoverà le acque, andando soltanto a sancire l’impossibilità di un’intesa tra centrodestra e M5S, con quest’ultimi decisi a mantenere saldo il veto su Berlusconi. Dopo questo passaggio, stando sempre a quanto scritto da La Repubblica, entrerebbe in gioco Di Maio che tenterà ancora la carta Salvini e in alternativa potrebbe ripiegare sul Pd che potrebbe siedere al tavolo delle trattative, valutando un governo guidato ad esempio da Roberto Fico, solo una volta tramontata ogni altra ipotesi alternativa di governo.
In tal senso il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, sostiene che – data la situazione di stallo e il peggiorare delle crisi internazionali – occorrerebbe proporre un Governo di transizione appoggiato da tutte le forze politiche e una commissione bilaterale per rimettere mano alla legge elettorale e alle altre riforme incompiute.
Salvini vola al 21% nei sondaggi, Pd in affanno
Intanto il Pd continua a perdere consensi scivolando al 16,6% dal 18,7% delle elezioni politiche stando a un sondaggio dell’istituto Ixé. Volano invece i consensi della Lega di Salvini – dal 17,4% al 21% – così come quelli del Movimento 5 stelle, in salita di 1,4 punti percentuali al 34%.