Notizie Notizie Italia Città d’Europa: Londra e Parigi sono le migliori. Milano e Roma rimangono indietro

Città d’Europa: Londra e Parigi sono le migliori. Milano e Roma rimangono indietro

7 Novembre 2013 10:42
Le migliori città d’Europa? Si confermano ancora una volta Londra e Parigi. Questo il risultato del Global City Report, il rapporto annuale realizzato da Scenari Immobiliari e Generali immobiliare Italia Sgr che, da sei anni, studia i cambiamenti economici e territoriali analizzando le 20 più grandi città europee. Sulle rive del Tamigi e della Senna si gode di una elevata capacità di cambiamento, con un alto livello di internazionalizzazione, una forza lavoro qualificata, una pianificazione urbanistica efficiente, un’offerta culturale ampia e variegata, e non manca l’attenzione verso le fasce deboli della popolazione e verso l’ambiente.  
Scorrendo la classifica, al terzo posto sale Vienna, seguita da Berlino. Città che hanno registrato forti e rapidi cambiamenti (si trovavano a metà classifica in precedenza). In aumento anche la competitività delle principali città del Nord Europa, che confermano il primato in tema di ecologia e rispetto per l’ambiente, ma sono ancora distanti dalle metropoli più importanti dell’Europa occidentale quanto a turismo e cultura. Inoltre, secondo lo studio, presentano ancora numerosi squilibri sociali, visto che registrano le percentuali di criminalità più elevate.
La grave crisi economica spagnola ha avuto un impatto pesante sulle due città principali, che hanno perso posizioni nel panorama competitivo europeo. I maggiori elementi di criticità riguardano soprattutto Madrid, scivolata al 13esimo posto dal decimo del 2008, mentre Barcellona (alla nona posizione) è riuscita a difendersi, sfruttando al meglio i suoi fattori competitivi e potenzialità. L’effetto drammatico della crisi economica è evidente guardando il fondo della lista: Atene, Lisbona e Dublino. Sono loro le città più statiche d’Europa. Le loro criticità sono state acuite dagli effetti particolarmente pesanti che la recessione globale ha avuto su questi Paesi, incidendo sui flussi migratori e sul tasso di disoccupazione.
E le città italiane? Milano ha registrato progressi importanti in quasi tutti i settori, posizionando al 15esimo gradino. Il capoluogo lombardo si afferma come centro della conoscenza, grazie alla propria eccellenza in alcuni settori, come la salute, la cultura, il design, la moda, ma presenta ancora diversi elementi di criticità, soprattutto in tema di infrastrutture, logistica, nuove tecnologie, social housing e qualità dell’ambiente. L’Expo potrebbe rappresentare un’occasione di sviluppo unica.
Più negativa è l’immagine di Roma che ha mostrato un’evoluzione nettamente inferiore rispetto alle principali città europee e si colloca agli ultimi posti della classifica generale (al 16esimo posto). Roma è una delle metropoli più ampie d’Europa in termini di territorio, con un rapporto spazio/cittadino tra i più elevati tra le grandi capitali europee, è estremamente attrattiva dal punto di vista turistico e culturale, ma il suo livello di internazionalizzazione e la sua attrattività per gli investitori globali continuano ad essere scarsi. Sarebbe necessaria una maggiore capacità di integrazione tra organizzazioni pubbliche, private e associative per elaborare politiche e strategie comuni, e andrebbe rafforzata la capacità di attuare strategie di posizionamento sulla scena internazionale quanto a qualità urbana.