Cina triplica gli sforzi sull’idrogeno verde, occhio a titoli ed ETF meglio esposti
Triplicare la produzione di idrogeno entro il 2025 nell’ottica di decarbonizzare rapidamente la sua economia. Questo l’obiettivo del piano stilato dalla Cina chiamato “Medium and Long-Term Plan for the Development of Hydrogen Energy Industry (2021-2035)”. Il paese è attualmente il leader mondiale nella produzione di idrogeno verde, avendo messo in linea il più grande elettrolizzatore del mondo alla fine di dicembre dello scorso anno, un’unità da 150MW a Ningxia, nella Cina centrale, in grado di produrre circa 23.700 tonnellate di idrogeno pulito ogni anno.
Il gigante petrolifero locale Sinopec ha recentemente iniziato la costruzione di un elettrolizzatore alcalino da 260MW a Xinjiang, nel nord-ovest della Cina, che dovrebbe essere completato a metà del 2023. L’idrogeno è stato dichiarato una componente chiave del futuro sistema energetico nazionale del paese e un’importante industria strategica emergente dal principale organo di pianificazione economica della Cina, la National Development and Reform Commission (NDRC). “Lo sviluppo dell’idrogeno è una mossa importante per la transizione energetica e un grande sostegno per il picco di carbonio della Cina e gli obiettivi di neutralità del carbonio”, ha detto Wang Xiang, vice direttore del dipartimento di alta tecnologia presso la NDRC, in una conferenza stampa in cui ha spiegato che il nuovo piano per l’idrogeno della Cina ha fissato quattro obiettivi da raggiungere in vista del 2035. In primo luogo, costruire una piattaforma collaborativa ed efficiente di innovazione centralizzata per rafforzare la ricerca e sviluppare tecnologie dirompenti, al fine di migliorare continuamente la competitività del settore. Secondo promuovere la costruzione di infrastrutture energetiche a idrogeno – per “distribuire razionalmente” la produzione di H2, lo stoccaggio, il trasporto e gli impianti di rifornimento. Terzo promuovere l’uso dell’idrogeno nei trasporti, nell’immagazzinamento dell’energia, nell’industria pesante “e in altri campi” – compresi l’aviazione e l’uso delle celle a combustibile negli edifici e formare “un efficace percorso di sviluppo della commercializzazione dell’energia da idrogeno”. Quarto e ultimo, “stabilire e migliorare le politiche”, anche sulla gestione dell’idrogeno, la costruzione di infrastrutture, i prezzi dell’elettricità per la produzione di H2 verde, così come stabilire e migliorare gli standard di qualità, sicurezza, infrastrutture e applicazioni dell’idrogeno, rafforzando l’intera catena.
Anche in Europa l’idrogeno è visto come un’industria chiave per raggiungere gli obiettivi climatici attraverso il concetto Power-to-X (PtX), che utilizza essenzialmente la produzione di energia rinnovabile in eccesso per produrre idrogeno. Che può, quindi, essere visto come un accumulo di energia fino a quando non viene utilizzato nei trasporti o nelle centrali elettriche per la produzione di elettricità. Per esempio, Siemens Energy ha annunciato un piano ambizioso per costruire centrali elettriche a idrogeno per facilitare questo concetto PtX. La decisione della Cina e la rapida mossa dell’UE di diventare indipendente dal petrolio e dal gas russi avranno probabilmente un impatto positivo sui tassi di crescita dell’industria dell’idrogeno. Così BG Saxo che fornisce un elenco di aziende esposte sull’idrogeno nella produzione (apparecchiature elettrolitiche) o nel consumo (celle a combustibile). Tali aziende sono Bloom Energy, Plug Power, Ballard Power Systems, FuelCell Energy, NEL, McPhy Energy, PowerCell Sweden, Doosan Fuel Cell, ITM Power, AFC Energy. Chi desidera, invece, un’esposizione sul settore dell’idrogeno, può guardare l’ETF UCITS G Hydrogen Economy.