Cina: target di crescita all’8% nel 2010 nonostante contesto fragile
La Cina ha fissato un obiettivo di crescita della sua economia al tasso dell’8% nel 2010, nell’ambito di un recupero globale considerato ancora fragile. Lo ha detto il ministro dell’Industria Li Yizhong durante una conferenza diffusa via web dal sito del ministero. Quello indicato oggi è il medesimo tasso di crescita stabilito dalle autorità di Pechino negli ultimi cinque anni e non esclude, come già avvenuto in passato, la rilevazione a posteriori di tassi a doppia cifra. Le stime di consensus elaborate da Bloomberg presso gli economisti segnalano una crescita attesa nel 2010 al tasso del 9,4 per cento. Per la produzione industriale della terza maggiore economia mondiale il Governo prevede un target di espansione dell’11 per cento. Per questa voce nei primi 11 mesi del 2009 il tasso di crescita si è attestato al 10,3 per cento.
Nel corso del 2009 la Cina è stata solo marginalmente sfiorata dalla recessione mondiale. Nei primi tre trimestri del 2009 il Pil cinese si è espanso al tasso del 7,7 per cento e le stime di consensus indicano un’accelerazione nei tre mesi finali dell’anno, per un dato 2009 pari a +8,5 per cento. Nel solo terzo trimestre del 2009 il Pil ha registrato una crescita dell’8,9% e secondo gli economisti nell’ultimo trimestre dell’anno l’economia dovrebbe registrare un progresso del 10%. A sostenere questa stima contribuisce anche il balzo messo a segno dalla produzione industriale che a novembre ha segnato un +19,2% su base annua. Si assiste contestualmente ad alcuni accenni di inflazione. I prezzi al consumo di novembre sono saliti dello 0,6%, dopo nove mesi di flessione. Secondo gli esperti del Centro ricerche per lo sviluppo il governo intende contenere l’aumento annuo dei prezzi al consumo entro il 3% nel 2010.