Notizie Notizie Mondo Cina rispetta i piani di crescita, ma incombe l’ora dei dazi di Trump

Cina rispetta i piani di crescita, ma incombe l’ora dei dazi di Trump

17 Gennaio 2025 13:46

La Cina ha raggiunto i suoi obbiettivi di crescita per l’anno scorso, grazie ad un boom delle esportazioni e ad una serie di stimoli decisi dal governo centrale nell’ultima parte dell’anno, ma l’insediamento di Trump alla Casa Bianca fra pochi giorni proietta una lunga ombra sul futuro economico della Repubblica Popolare.

I dati forniti dal governo cinese dicono che la crescita del Pil nel 2024 è stata del 5%, in linea con quanto lo stesso il presidente Xi Jinping aveva dichiarato a Capodanno.

Protezionismo di Trump è il rischio più grande per l’economia cinese

“Il punto più brillante dell’economia lo scorso anno sono state le esportazioni”, ha detto Jacqueline Rong, Chief economist a BNP Paribas, citato da Bloomberg News. “Questo significa che il problema principale quest’anno saranno i dazi statunitensi“.

Lunedì Donald Trump presterà giuramento e si insedierà alla Casa Bianca. Il presidente eletto ha fatto campagna con un’agenda economica protezionista, minacciando di introdurre dazi fino al 60% sugli import cinesi. Misure di questo tipo sarebbero devastanti per Pechino.

Rispetto al suo primo mandato di otto anni fa, questa volta Trump appare più esperto e determinato nel far seguire fatti alle minacce. Il suo segretario al Tesoro Scott Bessent appare sostenere in linea di principio la sua politica di dazi.

Il timore di quello che accadrà quest’anno e nei prossimi ha spinto le aziende globali ad effettuare ordini di spedizione anticipati dalla Cina, dando un’innegabile spinta all’economia.

Occhi puntati anche sulle Due Sessioni a marzo

Le prossime settimane, che vedranno anche il Capodanno lunare cinese, saranno così decisive per stabilire il tono e l’agenda della Due Sessioni, l’appuntamento chiave che il Partito Comunista Cinese tiene generalmente agli inizi di marzo a Pechino e stabilisce le aspettative economiche per l’anno in corso. Tradizionalmente i target di crescita del Pil fissati da Pechino sono quasi sempre stati rispettati, salvo le eccezioni del 1990 e del 2022.

Secondo un’analisi di ING le previsioni di crescita stabilite saranno di nuovo “attorno al 5%” o almeno fisseranno target “superiore al 4,5%“. Per gli analisti del gruppo olandese, scelte di questo tipo da parte delle autorità cinesi manifesteranno la volontà di Pechino di continuare a stimolare l’economia con un’aggressiva politica fiscale e monetaria. Tutto questo, proprio nel clima di incertezza determinato dal governo americano, verrebbe interpretato dai mercati come un segnale di fiducia.

Anche gli stimoli ai consumi Pechino hanno giovato alla crescita

Esaminando i differenti settori industriali, quello primario è cresciuto del 3,5% anno su anno, quello secondario del 5,3%, mentre il terziario è cresciuto del 5%. Il dato del settore secondario riflette un recupero del manifatturiero ed una domanda estera molto favorevole nel 2024.

La domanda interna cinese invia segnali contrastanti. Il tasso di disoccupazione è salito per la prima volta da agosto e le vendite di immobili hanno segnato una contrazione, ma i consumi hanno dato segnali positivi in categorie favorite dai piani di stimoli.

Le vendite al dettaglio sono aumentate del 3.8% nel quarto trimestre, il dato migliore del 2024, conseguenza di un programma di sussidi per l’acquisto di elettrodomestici, automobili ed  attrezzature da ufficio. Questo ha fatto anche salire le vendite di articoli per la casa del 12,3%, il dato più alto dal 2013.

“Gli ordini di spedizione anticipata hanno sicuramente aiutato, ma il miglioramento non è stato solo nelle esportazione ma anche nei consumi, il che è stato in gran parte grazie ai sussidi per gli acquisti”, ha detto Larry Hu, un esperto di economia cinese per Macquarie Group.

Secondo un gruppo di economisti di Morgan Stanley, capitanati da Robin Xing, il 60% dell’aumento di crescita dello scorso anno è stato una conseguenza della politica di stimoli di Pechino per aumentare consumi e investimenti manifatturieri, il resto è arrivato dalle spedizioni anticipate.