Cina e petrolio sostengono i mercati, a Milano le banche ritrovano smalto
Netta prevalenza degli acquisti in avvio di giornata sui principali mercati azionari europei. A dare sostegno alle Borse i riscontri positivi arrivati dalla Cina con l‘export tornato a salire per la prima volta negli ultimi 9 mesi. Le esportazioni cinesi sono aumentate dell’11,5 per cento a marzo a fronte di un crollo del 25 per cento nel mese di febbraio. Risalita delle esportazioni che potrebbe anticipare una ripresa della domanda. Ora il focus si sposta alle indicazioni in arrivo venerdì con il Pil cinese del primo trimestre dell’anno. Le attese di consensus sono di un progresso del 6,7 per cento.
Dopo la prima ora di contrattazioni il Dax sale del 2%, +1,88% per il Cac40 di Parigi, mentre a Milano l’indice Ftse Mib segna un +1,88% a 17.772 punti. Oggi Tokyo ha chiuso in rialzo di oltre il 2% con alcune indiscrezioni che vedono la Bank of Japan pronta a un ulteriore allentamento monetario (prossimo meeting in agenda il 28 aprile).
Torna l’ottimismo in vista del meeting di Doha
In lieve ritracciamento le quotazioni del petrolio che ieri avevano toccato i massimi a oltre 5 mesi. Il futures sul Wti viaggia a 41,5 dollari al barile, mentre il Brent staziona a 44,2 dollari. Il balzo di ieri è stato guidato dalle indiscrezioni secondo cui la Russia e l’Arabia Saudita avrebbero raggiunto un accordo di massima sul congelamento della produzione di greggio a prescindere dell’adesione dell’Iran. Cresce quindi l’ottimismo in vista della riunione di Doha di domenica prossima.
In lieve ritracciamento le quotazioni del petrolio che ieri avevano toccato i massimi a oltre 5 mesi. Il futures sul Wti viaggia a 41,5 dollari al barile, mentre il Brent staziona a 44,2 dollari. Il balzo di ieri è stato guidato dalle indiscrezioni secondo cui la Russia e l’Arabia Saudita avrebbero raggiunto un accordo di massima sul congelamento della produzione di greggio a prescindere dell’adesione dell’Iran. Cresce quindi l’ottimismo in vista della riunione di Doha di domenica prossima.
A Piazza Affari brillano le banche e titoli oil
In prima fila a Milano le banche con rialzi tra il 4 e il 5 per cento per Unicredit, Banco Popolare, Bper, Mps e Bpm. In una intervista al Sole 24 Ore il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha rassicurato gli investitori sul fondo Atlante per la stabilizzazione del sistema del credito, affermando di non vedere nessun rischio di stop da parte dell’Unione europea in quanto il fondo è alimentato da capitali privati, con contributi volontari, e gestito da privati.
In prima fila a Milano le banche con rialzi tra il 4 e il 5 per cento per Unicredit, Banco Popolare, Bper, Mps e Bpm. In una intervista al Sole 24 Ore il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha rassicurato gli investitori sul fondo Atlante per la stabilizzazione del sistema del credito, affermando di non vedere nessun rischio di stop da parte dell’Unione europea in quanto il fondo è alimentato da capitali privati, con contributi volontari, e gestito da privati.
Su di giri anche il settore oil con +2,08% per Eni e +4,7% per Saipem. Quest’ultima ieri ha siglato una lettera d’intenti per una possibile collaborazione su un importante progetto in Iran che prevede l’avvio di discussioni relative alla possibile collaborazione nei lavori di sviluppo del giacimento di gas Toos Gas Field Development Project, che si trova a circa 100 chilometri a nordovest della città di Mashhad.
Bene anche a Mediaset (+3,47%) sostenuta dalla promozione arrivata da Société Générale, che ha alzato il giudizio a buy dopo l’accordo con Vivendi.