Cina: a luglio si conferma fase di rallentamento economico
Rallenta la Cina nel mese iniziale del terzo trimestre dell’anno. La consueta infornata mensile di dati economici ha confermato l’attuale fase di moderato rallentamento della crescita rispetto al picco toccato a inizio 2010. In particolare i dati odierni hanno visto la produzione industriale rallentare il proprio ritmo di crescita a +13,4% a/a dal 13,7% precedente. Si tratta del ritmo di crescita più lento degli ultimi 11 mesi. Il dato ha impattato comunque con le attese del mercato. Lievemente sotto le attese invece le vendite al dettaglio: la variazione tendenziale a luglio è stata positiva del 17,9% rispetto al +18,3% del mese precedente. Non sono state centrate le attese che erano a +18,5%.
Continua di contro l’aumento delle pressioni inflattive, ma anche in questo caso in linea con quanto atteso dal mercato. A luglio l’indice dei prezzi al consumo fa segnare un aumento tendenziale del 3,3 percento dal 2,9 per cento segnato a giugno. Il dato è in linea con le attese degli analisti e riflette l’aumento dei costi legati ai beni alimentari. Il governo di Pechino ha un obiettivo di inflazione al 3% a fine 2010.
Ieri indicazioni negative erano arrivate indicazioni negative con un calo del ritmo di crescita delle importazioni più pronunciato del previsto: +22,7% dal +34,1% di giugno. Le esportazioni sono invece salite al ritmo record del 38,1 per cento. Il balzo del surplus della bilancia commerciale cinese, che a luglio si è riportato sui massimi dal febbraio 2009, inevitabilmente aumenta le pressioni per un apprezzamento della valuta cinese. Dall’avvio della riforma del tasso di cambio (19 giugno) lo yuan si è rivalutato dello 0,86% con la maggior parte della rivalutazione che è avvenuta a giugno (0,65%).
Nel secondo trimestre 2010 l’economia cinese è risultata in crescita del 10,3 per cento rispetto al +11,9% dei primi 3 mesi dell’anno.