La Cina frena ancora, Pil cresce al ritmo più basso dal 2009

La crescita della Cina si conferma in graduale rallentamento. A inizio 2015 il ritmo di espansione della seconda economia mondiale è risultato il più lento degli ultimi sei anni pagando lo sgonfiarsi del mercato immobiliare e la debole domanda dall’estero. “Siamo di fronte ad una situazione internazionale complessa e a un aumento della pressione al ribasso per l’economia nazionale”, ha rimarcato oggi l’Ufficio Nazionale di Statistica cinese.
Il prodotto interno lordo della Cina è aumentato del 7% su base annua, in linea con l’obiettivo di Pechino per l’intero anno di circa il 7%, ma in rallentamento rispetto al +7,4% per tutto l’anno scorso e al 7,3% registrato nell’ultimo trimestre del 2014.
Il governo cinese negli ultimi mesi ha utilizzato misure di allentamento mirate a spingere l’attività economica e garantire il raggiungimento del target di crescita insieme a quello di creare almeno 10 milioni di nuovi posti di lavoro quest’anno. In particolare Pechino ha allentato le regole per l’acquisto della casa, ha tagliato i tassi d’interesse due volte e ha ridotto le riserve obbligatorie per le banche.
Delude soprattutto la produzione industriale
Oggi sono stati diffusi anche i dati relativi alla produzione industriale, cresciuta del 5,6% su base annua a marzo, meno delle attese degli analisti che avevano pronosticato un aumento del 7%. Le vendite al dettaglio in Cina invece hanno visto a marzo una crescita su base annua del 10,2% rispetto ad una previsione degli analisti di un incremento del 10,9%.
Oggi sono stati diffusi anche i dati relativi alla produzione industriale, cresciuta del 5,6% su base annua a marzo, meno delle attese degli analisti che avevano pronosticato un aumento del 7%. Le vendite al dettaglio in Cina invece hanno visto a marzo una crescita su base annua del 10,2% rispetto ad una previsione degli analisti di un incremento del 10,9%.
Negli scorsi giorni a deludere erano stati anche i riscontri dal commercio con esportazioni e importazioni più deboli del previsto.
Quest’anno crescita prevista inferiore a quella dell’India
Le nuove stime del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) diffuse ieri confermano per la Cina la previsione di un rallentamento del Pil a +6,8% quest’anno, cedendo all’India il primo gradino del podio per ritmo di crescita con l’Fmi che vede l’economia del subcontinente indiano espandersi del 7,5% nel 2015.
Le nuove stime del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) diffuse ieri confermano per la Cina la previsione di un rallentamento del Pil a +6,8% quest’anno, cedendo all’India il primo gradino del podio per ritmo di crescita con l’Fmi che vede l’economia del subcontinente indiano espandersi del 7,5% nel 2015.