Chi vincerà gli Europei? I best 11 nel fanta-portafoglio di Aberdeen
Se domandate a un professionista del calcio quale nazionale vincerà gli Europei 2012, con tutta probabilità non otterrete una risposta certa. Indubbiamente vi direbbe che, nonostante ciascun paese abbia uno o due giocatori di livello mondiale, ogni nazionale è limitata dalla qualità complessiva dei giocatori che possono scendere in campo.
Allo stesso modo, se chiedete a un professionista degli investimenti quale mercato fornirà i rendimenti migliori quest’anno, vi risponderà che è praticamente impossibile prevederlo. Ogni paese vanta alcune società di livello mondiale, ma la performance complessiva di un mercato azionario è limitata dalla totalità dell’universo che lo compone.
Il commissario tecnico di una nazionale di calcio deve selezionare i componenti migliori per la sua squadra partendo da un gruppo ristretto di giocatori. Ma cosa succederebbe se potesse creare la sua squadra dei sogni scegliendo i giocatori in tutta Europa? Ebbene questo è possibile nel mondo degli investimenti per coloro che desiderano adottare un approccio di respiro europeo. Anche se non possiamo garantire che il nostro portafoglio europeo sovraperformerà i concorrenti durante l’estate che ci attende, riteniamo che sia difficile da battere.
Un buon portiere deve necessariamente essere forte, solido e affidabile. British American Tobacco (Inghilterra) corrisponde perfettamente alla descrizione. Anno dopo anno, che la congiuntura economica sia favorevole o contraria, la società accresce gli utili e i dividendi, rafforzando le sue posizioni di leadership in tutto il mondo.
Vediamo ora chi potrebbe giocare in difesa. Nella sua veste di banca, la presenza di Standard Chartered (Inghilterra) tra i quattro difensori potrebbe suscitare qualche polemica, tuttavia la sua convocazione è dettata da validi motivi. La società ha dimostrato un’ottima capacità difensiva, grazie alla sua solidità patrimoniale e finanziaria. Inoltre, non esita a spingersi a centrocampo data la robusta operatività su cui può contare nei mercati finanziari asiatici in forte crescita.
Sono stati numerosi i giocatori definiti come la Rolls Royce dei difensori: Franz Beckenbauer, Bobby Moore e persino Matthias Sammer. Per fortuna, noi possiamo investire nella vera Rolls Royce (Inghilterra), la società produttrice di aeromotori che progetta, costruisce e revisiona i propulsori su cui facciamo affidamento quando prendiamo il volo verso gli angoli più remoti del globo. La qualità elevata e costante dei suoi prodotti ha permesso alla società di costruire un portafoglio di ordinativi pluriennale. Inoltre, l’assistenza post-vendita genera un flusso stabile di utili per gli anni a venire.
Come terzino sinistro schieriamo Schneider Electric (Francia). Correre avanti e indietro sulle fasce laterali può far esaurire le energie anche ai migliori giocatori. Per fortuna, i prodotti a risparmio energetico di Schneider sostengono bene il campione francese e alimentano con assoluta affidabilità case, imprese e infrastrutture in tutto il pianeta.
Nessuna linea difensiva potrebbe dirsi completa senza la grinta tedesca. Linde (Germania) è stata fondata nel 1879 e da allora fornisce gas industriali in ogni parte del mondo, conquistando posizioni di leadership sul mercato in un settore consolidato.
Nordea (Svezia) è la scelta ideale come centrocampista difensivo. Si tratta di una banca gestita in modo conservativo nei Paesi nordici, che rifugge dalle grandi e complesse operazioni bancarie di investimento in cui si sono lanciate alcune sue controparti, preferendo invece concentrarsi sui principali servizi a privati e imprese nei propri mercati di riferimento.
Nel ruolo di registra centrale, si schiera Unilever (Paesi Bassi). La società è costituita da due entità distinte, ma per i nostri scopi privilegiamo la sua anima olandese, che punta sulla tattica del “calcio totale”. Unilever gestisce da oltre un secolo un portafoglio di marchi leader nel settore dei consumi, con ampio margine per continuare a crescere grazie alla sua presenza di spicco nei paesi emergenti. Due miliardi di persone in tutto il mondo utilizzano ogni giorno un prodotto Unilever ed è proprio la stabilità della domanda che ha garantito solidi rendimenti per gli azionisti nell’ultimo decennio.
L’Italia vanta una storia illustre nei principali tornei calcistici e il campione italiano Eni (Italia) ha molti assi nella manica per riuscire a sorprendere. Le recenti scoperte di giacimenti petroliferi e gasiferi in Mozambico e in Norvegia sostengono l’obiettivo di aumentare nel tempo la produzione, avendo contemporaneamente margine per estrarre valore dalla razionalizzazione del portafoglio di asset a valle.
Per vincere un campionato nazionale, le squadre devono superare una serie di ostacoli, e la presenza in campo di un giocatore con doti di stratega è senz’altro un bel vantaggio. Casino (Francia) è il nostro uomo, nella persona di Jean-Charles Naouri, il cervello dietro l’eccezionale strategia di espansione della catena francese di supermercati. Il gruppo ha oltrepassato i confini geografici del suo mercato nazionale di riferimento entrando in Asia e America Latina, che rappresentano ormai la metà dei profitti aziendali.
Alle spalle dell’attaccante troviamo Nestle (Svizzera). Stella europea di primaria grandezza, Nestle vanta una gamma di marchi plurimiliardari, che crescono in tutto il mondo e offrono ai consumatori prodotti alimentari per ogni esigenza quotidiana, dai cereali al caffè, dal gelato alla cioccolata. Anche se la nazionale svizzera non si è qualificata, alcuni dei suoi esponenti sono tra le società migliori al mondo.
Platini, Shearer, Klinsmann e Van Basten hanno fatto la storia degli Europei di calcio con il loro talento di goleador e Novo Nordisk (Danimarca) è loro degno erede. Questa società, che potremmo definire il Michael Laudrup del mondo imprenditoriale danese, ha un track record consolidato di ottimi utili, sostenuto da una gamma di prodotti leader nel mercato per il trattamento del diabete, che purtroppo si sta diffondendo sempre di più nel mondo.
Le convocazioni in nazionale, però, lasciano sempre l’amaro in bocca a qualcuno. È un peccato che Roche (Svizzera) non compaia nella rosa degli 11 giocatori, nonostante il suo ampio portafoglio di farmaci salva-vita e la buona generazione di flussi di cassa che si traducono in un dividend yield elevato e costante. Ma, come accadde a George Best, alcuni dei giocatori migliori sono assenti dai tornei più importanti. Anche se la Spagna è tra le favorite dell’Europeo, grazie a campioni del calibro di Xavi, Piqué e Iniesta, nella nostra formazione non c’è spazio per le società spagnole. Va detto che il paese ospita alcune imprese di buona qualità, ma temiamo gli effetti della pessima congiuntura economica, che potrebbero incidere pesantemente sulla loro performance.